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Ormai tutte le applicazioni e servizi digitali, sensibili ai nostri dati ed alle nostre tasche, a scopo familiare, sociale, sanitario e di lavoro, richiedono di identificarci in modo sicuro, per evitare la iattura di un furto della nostra identità digitale.
Considerato che i mezzi di identificazione tradizionali cartacei sono ancora più scomodi e meno sicuri, è possibile sciogliere l’attuale guazzabuglio di strumenti e metodi digitali:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
- CIE (Carta d’Identità Elettronica)
- Wallet (porta carte)
- Token (codice monouso)
- NFC (smartphone)
- ecc.
distinguendo i problemi tecnici, da quelli economici e persino politici?
E facendo riferimento all’intero spettro applicativo, dall’home banking e l’e-commerce privati, fino alla sanità ed alla pubblica amministrazione, locale e nazionale.
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