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Questa mattina c'è stato il sopralluogo alla scuola di via Brunacci.

Tra gli altri erano presenti l'impresa appaltatrice, MM, l'Assessora Grandi, il Presidente dell'Associazione "Amici Senza Zaino Brunacci", la Presidente del Consiglio di Istituto, i dirigenti scolastici e noi del Municipio 5: Io, il Presidente del Municipio, Giunta, Presidente e vicepresidente della Commissione Verde ed il tecnico del verde.

Ma vediamo gli alberi.

Gli alberi a rischio sono quelli presenti nel cortile, come avevamo già letto.

I lavori della vasca di laminazione per l'acqua piovana sono invasivi e interferiscono con gli alberi ai fianchi dello scavo.

Così per gli alberi intorno alla fontana. In questo caso devono essere demoliti i parterre in pietra per equalizzare il livello del cortile togliendo anche la pericolosità di quei manufatti in cemento.

C'è una possibilità di salvare l'ippocastano nei pressi del serbatoio del gasolio interrato: l'Assessora Grandi ha chiesto di salvaguardare le radici dell'albero durante la rimozione del serbatoio. Oppure di valutare la possibilità di non rimuovere il serbatoio riempiendolo con sostanza inerte. Per questo si è riservata di fare un passaggio con l’ufficio bonifiche. Per il futuro l’assessorato sta lavorando perché ogni intervento edilizio o di ristrutturazione tenga conto di una maggiore tutela degli alberi.

Come ho già scritto, il progetto è del 2019 e ci sono pochi margini operativi per introdurre modifiche significative.

Le regole dovranno cambiare ma anche la visione, la cura per gli alberi esistenti dovranno diventare un vincolo stringente per la realizzazione del progetto. Non solo regole quindi ma anche e soprattutto emancipazione delle buone pratiche.

Sempre meno possiamo permetterci il lusso di considerare la vegetazione preesistente come marginale e "ripiantabile".