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Inviato da avatar Alessandro Bramati il 15-03-2023 alle 12:45
VIA MONTEGANI: #PAVÉ E NON SOLO

In modo tardivo, e solo dopo la partecipazione dei cittadini ed una richiesta di urgente convocazione sul tema che ho presentato nel Consiglio di Municipio del 23/2 u.s., in questi giorni si è aperto un gran dibattito sul lastricato in pavè di Via Montegani.
Rispetto tutte le posizioni, la mia è espressa in un ordine del giorno che abbiamo presentato in Consiglio di Municipio (bocciato dalla maggioranza) che chiedeva due semplici cose: fermatevi, garantendo comunque l’intervento di sostituzione dell’armamentario tranviario nel 2023 (su cui nessuno ha contestato la necessità e l’urgenza), ed approfondiamo la possibilità di un mantenimento integrale del pavè.
Approvato, invece, l’ordine del giorno della maggioranza dal coraggio che contraddistingue i pavidi per chiedere: “….. di non procedere con la rimozione del pavè, se non limitatamente alla parte centrale dell’asse stradale, in corrispondenza dei binari, lasciando intatto il pavè nella restante parte della strada”. Il tutto infarcito da qualche richiesta per coprire un evidente imbarazzo come la posa di asfalto a basse emissioni (gli standar di posa sono già definiti dai capitolati del Comune) ed una riqualificazione della via con sostituzione della pavimentazione dei marciapiedi e qualche albero sparso dove possibile (progetto ancora nella penna di qualche progettista ma già annunciato nella speranza di mitigare una decisione di rimozione del pavè già assunta).
Posizioni differenti e legittime entrambe e nel gran dibattere sulla sicurezza stradale, isole di calore, memoria storica, manutenzione strade ed altro, ci sono due questioni che mi sembra abbiano avuto poco risalto portando ad affermazioni e prese di posizione quantomeno discutibili.
La prima; c’è chi con le lacrime agli occhi, finanche a farsi venire il muccio al naso, continua a sostenere che avrebbe voluto il mantenimento integrale del pavè (perché non l’abbiano scritto e votato nel loro odg non lo spiegano), arrivando anche ad accusare cittadini e colleghi Consiglieri di non voler ascoltare quello che non si ha voglia di sentire perché il mantenimento del pavè con il nuovo sistema di posa dei binari è tecnicamente impossibile. Così loro hanno inteso dalle affermazioni dei tecnici.
Basterebbe rifarsi all’ammonimento di Caligola, a cui Albert Camus fa dire: “Siate realisti: chiedete l’impossibile”, ma per confutare quella falsità ripropongo le affermazioni degli stessi tecnici, che ribadendo la complessità dell’intervento non hanno mai affermato che questo fosse impossibile: “Il livello di costi é come hai detto già te all'inizio e costi e tempi, nel senso che a parte il discorso tecnico che abbiamo detto prima, il rimettere il pavè sulla via però comporta un incremento dei tempi. Praticamente del 60%. Cioè io ho 5 mesi e mezzo di fermo tram che alla fine diventerebbero 8 mesi e mezzo e, a parte il discorso tecnico e di sicurezza che abbiamo detto prima, a livello di costi? Sì, sicuramente c'è un incremento importante……., comunque si parlava di almeno mezzo milione in più per il riposizionamento diciamo dei maselli. Che da quadro economico mi sembra di ricordare siano € 750.000 in più.”
Se il mantenimento fosse impossibile perché avrebbero perso tempo nel valutarne l’impatto in termini di tempi e costi?
Seconda questione; il Municipio non ne sapeva nulla. Un leitmotiv che sempre più spesso sentiamo da chi governa in Municipio. E’ stato così per la localizzazione della Casa di Comunità nell’ambito di Via dei Missaglia, per la chiusura della Scuola dell’infanzia di Via Baroni, per la chiusura dell’Anagrafe di Via Boifava ed ora per la volontà di non riposizionare il pavè in Via Montegani.
Con qualche perplessità, da approfondire in altra sede, prendiamo per buono quanto detto: ma un minimo di orgoglio, volontà di rispetto e rivendicazione del ruolo Istituzionale se ne sono perse le tracce. Salvo qualche lacrima sul viso e muccio dal naso, prontamente lavati dal gaudio di aver approvato un ordine del giorno a dir poco accondiscendente con decisioni già assunte.
Il 17/3 partono i lavori, cosa ne sarà del pavé tra rimozione totale o mantenimento a strisce con effetto "zebra" ancora non é dato sapere.
Continueremo a chiedere che dopo la rimozione venga nuovamente riposato tutto e soprattutto venga preso l'impegno di una corretta manutenzione, la grande assente di questi anni.
 

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