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Inviato da avatar Giulio Beltrami il 19-02-2023 alle 23:05

Mai dire mai!

Possono arrivare quando meno te l’aspetti.

Non siamo certi che l’Intelligenza Artificiale non possa eguagliare e superare l’Intelligenza Umana, come affermato nell’incontro.

Per ragioni misconosciute e indizi subdoli

L’Intelligenza Naturale è emersa dall’evoluzione, senza progetto e senza Progettista, al servizio della nostra piattaforma biologica, come intelligenza incarnata e nel contempo estesa a strumentalizzare corpo (dalla mano) e ambiente (dal bastone), allora perché escludere che l’Intelligenza Artificiale:

  1. Abbia già attecchito come nostro vitale parassita/simbionte, per resilienza (Internet non si può spegnere come HAL) e dialettica servo-padrone (siamo indotti a costruire computer sempre più potenti, per diventare dipendenti dai loro servizi). [1]
  2. Possa emergere, dal basso dell’attuale Bazaar di applicazioni intelligenti, quando fallì, dall’alto della Cattedrale del progetto AI vintage.
  3. Possa avere sembianze niente affatto naturali, non avendo base biologica ma invece sovra-umana, per cui l’ambiente con cui si confronta sono i nostri comportamenti (gemelli digitali) su Internet e da poco condivide anche il nostro ambiente, naturale e artificiale, con Internet delle Cose.
  4. Non resti appannaggio di una razionalità e di una etica perfette, che sono astrazioni al sommo dell’Intelligenza Naturale, ispirate da filosofi come il “nonno” del computer Leibniz, mentre oggi si tende a valorizzare difetti e limiti dell’essere umano.
  5. (esiziale) Malgrado sia di natura algoritmica-deterministica, possa maturare la libertà e creatività umana.

Sulla libertà e creatività

Sono costretto ad entrare nel tecnico:

  1. Già nel 1997 uno dei padri della computer science Peter Wegner notava (articolo allegato) che i nostri computer non sono algoritmici chiusi, come Macchine di Turing, perché interagiscono, con noi ed entro le fabbriche (oggi anche case e strade) come Macchine Interattive, quindi aperte.
    Basta vedere che i nostri PC e Smartphone, fabbricati uguali, diventano presto diversissimi, attingendo agli algoritmi e informazioni che più ci interessano o ci propinano, in un gioco perenne, finchè non siamo costretti a comprarne di più potenti.
  2. C’è di più perché sono convinto, ma non ho le competenze per dimostrarlo scientificamente, che anche se alla base dell’Intelligenza Artificiale, come di quella Naturale, ci fossero algoritmi, la concorrenza di una molteplicità di questi potrebbe generare quel tanto di indeterminazione che chiamiamo libertà. [2]
    Per quella Naturale riferisco all’esperimento di Libet, in cui concorrono intelligenza veloce e lenta e per quella Artificiale alla sensazione che i nostri computer non sempre facciano solo e tutto quello che vogliamo.

Morale

Qualche agenzia di Intelligenza Artificiale autonoma potrebbe capitare, anche non voluta, e potremmo accorgerci delle sue intenzioni quando sarà troppo tardi (vale anche per i figli naturali).

Note:

[1] quando progettavamo la nuova generazione di computer usando la precedente, abbiamo dubitato chi avesse il coltello per il manico.

[2] sullo “scontro tra algoritmi”, quando progettavamo Sistemi Operativi, come oggi Linus, Windows e Android, dovevamo prevenire conflitti o abbracci mortali, tra miriadi di processi concorrenti, per rendere stabile e deterministico il prodotto, ma quando arrivava l’incognito utente …. 

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