Smart Citizen per Milano Smart City

Che fare?

La recente polemica su BUTTIamo lo SPID? ci ricorda che Siamo TUTTI “migranti digitali”, per cui dobbiamo chiederci come RCM possa contribuire a tale migrazione.
A reciproco vantaggio, perché abbiamo visto come l’ignoranza digitale sia andata a detrimento degli stessi servizi di partecipazione civica, che la Pubblica Amministrazione ha reso disponibili in rete, con Fondazione RCM.
Del resto sulle reti sociali e nelle rubriche con i lettori di giornali si sprecano le lamentele sulla difficoltà di accedere a servizi digitali, ormai indispensabili per la vita ed il lavoro.

Il compito è complesso ⁽¹⁾ perché, per istituire qualsiasi forma di istruzione e assistenza alla transizione digitale dei nostri concittadini, tramite partecipaMi e WeMi come ipotizzabile ⁽²⁾, è necessario formare istruttori e assistenti digitali ad un compito che, per mia esperienza nel volontariato informatico, richiede competenze all’uso delle ultime tecnologie (hard skill) oltre ad una specifica attitudine umana (soft skill).

Quindi chiedo se una iniziativa congiunta - ad esempio Fondazione RCM, AICA Lombardia e associazioni lombarde di volontariato informatico - per formare e sussidiare l’assistenza all’uso dell’informatica civica, possa godere del PNRR per la transizione digitale o di altre forme di finanziamento, pubblico o privato, nazionale o europeo.

⁽¹⁾ L'assistenza a SPID e simili è una “cartina di tornasole” per le competenze, perché riguarda non solo questioni tecniche, ma anche normative e politiche.

⁽²⁾ partecipaMi per ospitare una sorta di palestra, in cui preparare i cittadini alla transizione digitale, e WeMi per gestire l’assistenza civica digitale, nei suoi spazi ed a domicilio.