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Inviato da avatar Giuseppe Maria Greco il 23-11-2022 alle 13:48

I commenti, tutti molto interessanti, convergono su un elemento vitale, la cui indeterminatezza genera un senso di vaghezza alla partecipazione. Vi ha accennato Fiorella De Cindio, quando ha trattato delle difficoltà presenti alla piena realizzazione di uno strumento veramente efficace e all'altezza delle proprie intenzioni. L'elemento è quella realtà che richiede la partecipazione delle persone ma non partecipa con le persone, quella realtà che padre Dante caccerebbe nell'Inferno perchè non realizza ciò che richiede agli altri. Mi riferisco a quella che viene definita come "la politica". E che non lo è, ma è solo, nell'ambito della politica, solo un elemento con un ruolo specifico, quello di partito politico. 

Il problema è tutto qui: la coincidenza erronea, nella mente collettiva, della politica con i componenti di essa che detengono il potere di decidere per gli altri, e che quindi non ritengono sia loro natura quella di condividerne la vita politica.

Se questa discrasia non viene chiarita, non credo che lo sforzo di una sola parte politica, noi intendo, possa giungere a maturare il significato della parola politica in democrazia.

Se è importante discutere delle piattaforme, del metaverso, degli strumenti, affrontando così aspetti visti spesso solo in chiave tecnica, si perde però l'affronto del tema centrale: cosa determina la malattia che blocca la democrazia? Non in termini generali, ma nelle realtà concrete in cui viviamo.

Come nel caso del Covid, per sconfiggerne il virus occorre sapere in cosa esso consista e come si manifesta. Ma soprattutto occorre sapere cosa è un virus.

Cos'è la politica? Cos'è in pratica, come si esercita o si dovrebbe esercitare, che ruoli politici sono necessari perche prenda corpo esecutivo ecc. 

Ci sono due strade possibili da percorrere per dare risposta al quesito: una è già esistente a macchia di leopardo sull'intero territorio, ed è quella dello studio dell'argomento e della proposta costituzionale, l'altra è la pressione che la parte esclusa, cioè noi, puo esercitare in modo ponderato, cioè usando le stesse contraddizioni che il virus politico offre, mostrandone così gli impedimenti e le precarietà che determina non solo per noi ma anche per la politica istituzionale.

Offro questa proposta.

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