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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 13-11-2022 alle 19:26

Parlare di partecipaMi, peraltro già fatto in passato in cui mi espressi per una apertura alle sponsorizzazioni, non è facile perché fortemente ispirata a principi di Democrazia Partecipata purtroppo disattesi, anzi maltrattati dalle forze che resistono ad aprire porte dirette e spesso critiche sulla gestione del bene pubblico e di tutti gli argomenti pertinenti. Dunque, quella Ispirazione volta a contribuire al miglioramento al quale si arriva ascoltando oltre che agendo, sembra completamente fuori tempo, oramai un ricordo, e purtroppo una speranza di ravvedimento sul quale, forse sommessamente e nostalgicamente si spera.

Il fatto è che non si riesce ad accettare che sia collassato un baluardo di sinistra qual è l’ascolto attivo che guarda al dialogo per un fine nobile, il ruolo del cittadino nel prendere delle decisioni sulla res publica, dargli voce nei modi diretti, avere il coraggio e la responsabilità di farlo. Io credo si debba definitivamente prendere atto che partecipaMi debba rigenerarsi e passare da strumento di partecipazione a strumento di lotta, di adesione a strati di protesta sempre più necessari per contrastare un volano di falsità politica in cui si vuole far passare il lupo come agnello. Vedo sempre di più un collasso intellettuale, un’ischemia in atto che paralizza le capacità di reazione forte e, al tempo stesso, di livello alto, sia per dialettica che per contenuti. C’è bisogno di urlare (come metafora del risveglio), è finita la moderazione, va detto cosa necessario, con termini appropriati al rango ma con decisione, violenza verbale se serve. Va data prova di una capacità di ribellione e di lotta, di rottura dei pre-requisiti che un tempo portavano consensi e supporti ad esempio a partecipaMi e che oggi sono invece pacche sulle spalle e prese per i fondelli con il classico: "Si vedrà…Vedrai che troviamo una soluzione…Stai tranquillo ecc. ecc.".

È oramai il tempo della presa di posizione nettamente avversa a questa politica con cui si sta prendendo per i fondelli sia i cittadini che gli intellettuali i quali guardano ancora al futuro passato, bisogna essere noi che diveniamo lupi e questo, ne sono certo, è la posizione di tanti come me che non possono accettare ancora tergiversazioni perché non c’è più tempo per partecipaMi che deve andare a cercare sostentamento e adesioni, consensi là dove bisogna anche saper parlare in modo semplice e diretto, evitando di continuare ad essere ricevuti in quegli uffici profumati e ben arredati dove ti devi inginocchiare quando parli. Sono anni che non vedo un assessore rispondere. L’ultimo è stato Lipparini, il quale credeva di aver dato una svolta, oggi disattesa e anzi umiliata con l’aver inglobato la Partecipazione nell’assessorato ai Servizi Civici e Decentramento dell’assessora Gaia Romani, certamente capace, la quale mai risponderà a questi appelli se non nei modi e nelle misure impartitale dal Sindaco, invece di farne, lei stessa, un monumento di Democrazia. Su questo spero possa davvero smarcarsi perchè solo la potenza dei giovani può rimettere in moto il volano del dialogo attraverso l'energia del pensiero popolare.

Diversamente proseguirà questa modalità di sostentamento asfittico non scontato.

Gianluca Gennai

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