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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 31-10-2022 alle 15:19

A ben vedere cosa possiamo trarre da questa commedia del grottesco?

Nessun cenno alla meritocrazia ma solo celebrazioni dei proponenti e dei riceventi, là dove manca totalmente sia l’interesse che la capacità di svolgere un Dibattito Pubblico dal quale poter; caso mai, trarre delle soluzioni accettabili nella quale trovare un ristoro per tutti se volessimo prendere lezioni dalla Francia, tuttavia non ancora contenta di alcune procedure (1). Quell’antico concetto dell’equilibrio ormai perso a Milano. Quantunque si possa proporre, tanto si accetta negando. Iddio ci salvi dai gridi di sommosse, forche sotto Palazzo Marino ecc. Milano non avrà il suo Masaniello perché qui vige l’alta cīvĭtās per la quale si sacrificano pezzi di storia e identità popolare per il tributo dovuto al Signore di turno (il riferimento è volutamente retorico al Ducato di Milano).

Allora il punto è non tanto il Dibattito al quale si è assistito impotenti, ma la regia di questa scena pirandelliana. Un Sindaco che ha svelato come intende portare avanti il suo mandato grazie ai voti avuti da chi?

Milano deve essere trasformata; questo non dovrebbe necessariamente spaventare, il problema è che il cambiamento passa dal dover accettare ogni sua decisione senza colpo ferire, meglio se partecipando alla farsa, come antagonisti a copione. Siamo tutti presunti innocenti di una comica Democrazia Partecipativa, di un declino della sovranità popolare a favore di un “Habemus Reich” di antica forgiatura celtico/romana.

Il target è l'Opera Omnia non necessariamente negativa ma certo senza perdere troppo tempo con le questioni civiche o di quartiere o di qualsiasi altra voce che non sia a favore (dopo San Siro e i tanti neo quartieri in cui si è assistito a una riqualificazione quasi mai a favore del cittadino medio, c'è San Vittore, un carcere che non dovrebbe esserci in centro città, ma il punto è: verrà restituito alla Cittadinanza o demolito per fare spazio all'annesima operazione Real Estate?).

Per carità Divina, che non si usi più impropriamente il lemma "Débat Public", ritorniamo al concetto di consultazione Popolare certamente più consono e adatto a una ridotta della Civiltà milanese non ancora matura per svolgere certi processi e tendenzialmente assoggettata a una retro cultura del bon ton, della dialettica scevra dal vulgo che ha il sapore di una Caporetto Civica e politica in cui la sinistra milanese democratica progressista fa i conti in famiglia per questo "capo" scelto sulla via di Damasco.

San Siro probabilmente sparirà a causa della nostra incapacità di opporci con appropriati mezzi di contrasto.

(1) Svolgo la mia professione in Francia.

Gianluca Gennai

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