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Non sono molto addentro alla politica milanese, ma ho apprezzato Sala per l'incredibile recupero di Expo, sebbene a nostre spese per l'urgenza di rimediare, dopo tanti che ne avevano approfittato per anni.
Del resto solo a partire da Pisapia, a prezzo di  delusioni e mistificazioni, si sta risalendo la valle del dopo tangentopoli.
Valle in cui i miei concittadini sono stati ampiamente responsabili, ad esempio apprezzando il Palazzo della Regione, mentre il Seveso allaga i quartieri vicini, ammirando l'edilizia di lusso invece di quella popolare, ecc..
Ancora oggi si preoccupano più dello Stadio, che dello stato pietoso dell'edilizia scolastica (una priorità del primo Renzi, dimenticata perché evidentemente non frega all'elettore).
Tutto sommato non va sottovalutato come i servizi pubblici milanesi reggano la pandemia e per il post covid sono più preoccupato dal disfattismo, sciovinismo e conservatorismo della maggioranza dei miei concittadini, che dalle carenze di iniziativa politica.
E' un circolo vizioso che forse solo i nodi che verranno al pettine nei prossimi mesi riusciranno a rompere, come a Milano del dopo guerra.