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Purtroppo non c'è nessuna aderenza tra la Giunta Sala e i quartieri di periferia, inutile insistere, inutile continuare a pensare che ci possa essere un processo di osmotizzazione anche parziale. In questo caso, pur con tutte le dovute valutazioni e certamente con una condizione di base che guarda ai profughi afghani come persone alle quale dare assistenza e accoglienza, non può essere accettata la scelta di riversare la maggior parte di essi nel centro di via Aldini, già a regime e per questo orientato ad aprire la palestra dove allestire letti ecc. Tutto questo è un dejà vu' che in passato ha portato a rivolte, risse nel quartiere, occupazioni di tutti gli spazi all'aperto disponibili, e un via vai di gente che rese il quartiere un unicum, un grosso campo profughi in cui si vedeva di tutto, gente che si lavava denudandosi, gente che defecava all'aperto, urinava, litigi tra etnie diverse, aggressioni reciproche, rivolte nel centro di via Aldini, ecc.).

Tutto questo con il Municipio 8 allineato con il Comune, anzi onorato di avere questo ruolo a Milano, senza pensare che questo ruolo comporta un'organizzazione e una responsabilità oltre che capacità gestionali, per le quali è stata ARCA a fornire garanzie, che ad oggi, non si sono attuate in azioni concrete di tutela e salvaguardia della vita del quartiere, dunque fuori dai centri dove Arca, anche volendo, potrebbe fare ben poco.

L'impressione è che si navighi a vista, e che ci sia una evidente incapacità municipale nel gestire un fenomeno cosi complesso che necessita di fondi economici e sinergie che vanno coordinate e che oggi l'Assessora Scavuzzo gestisce secondo i piani generali comunali. Si capisce che deve utlizzare gli spazi disponibili ma certo avrebbe potuto e dovuto fare pressione per trovare delle alternative già mesi fa, anni fa, richiamando l'attenzione del suo Sindaco, ossessionato dalle periferie le quali tra i mali, hanno anche quello di dover accogliere i disagi della città senza avere adeguate condizioni per farlo.

Gianluca Gennai