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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 20-08-2021 alle 11:36
Sig. Sindaco;
Gentile Assessora Dott.ssa Anna Scavuzzo;
Egregio Sig. Prefetto; 
Sig. Presidente Municipio 8;

In piena fase di transizione amministrativa (le votazioni comunali dovevano essersi già compiute) e forse di vacanze certo meritate, desidero richiamare alla vostra attenzione l'argomento accoglienza a Milano, purtroppo scottante e non per le temperature agostane.
Il quartiere di Musocco vecchia, (perchè questo punto di Via Aldini, si trova tra Vialba e Musocco Vecchia, comodissimo per il tram e la vicinanza di stazione Certosa) come previsto da copione, sarà il quartiere designato in Città, avendo il Centro di prima accoglienza più importante di Milano, quello di via Aldini gestito da ARCA e adibito a questo compito. Naturalmente l'accoglienza è un dovere, e come al solito i cittadini risponderanno  responsabilmente, nella speranza che siano brave persone, perché il problema nasce fuori dai centri di accoglienza, quando nel quartiere si aggregano amici e parenti accolti in altri centri, i quali, grazie a un trasporto pubblico ben connesso per la presenza della Stazione Certosa (che è nel quartiere), molti tram e autobus, grazie ai molti spazi verdi e una scarsa vigilanza di deterrenza che qui, dovrebbe essere costante, vengono per incontrarsi e lo fanno a modo loro, con i loro usi e costumi SENZA AVERE SPAZI ADIBITI E PREPARATI PER QUESTO, dunque nelle piazze, nei parchi e nelle strade che scambiano per aree dove tutto è concesso, venendo da paesi dove non è permesso neanche fare assembramenti. Questo argomento non è solo collegato al centro, ma a un microcosmo fatto di persone fragili, di immigrati spesso clandestini, di disadattati e senza tetto, di personaggi che vivono di spaccio ed espedienti non certo leciti, che qui trovano un luogo dove poter vivere comunque, perchè i musocchesi alla fine sono brave persone e lasciano spazi di sopravvivenza, accettandone le conseguenze (risse notturne, sporcizia, discussioni, spaccio, orinatoi su strada; ecc.) ma questo non giustifica l'Amministrazione, che dovrebbe essere maggiormente attenta al disagio, cercando equilibri e soprattutto una forma di maggiore tutela del quartiere.

Serve una riflessione su questo argomento. IL DEGRADO E' UNA CONSEGUENZA DI UNA SERIE DI MANCANZE E DI COLPE, DUNQUE DI RESPONSABILITA CHE PURTROPPO VENGONO PROCRASTINATE REGOLARMENTE DA ANNI, DA AMMINISTRAZIONE AD AMMINISTRAZIONE, LE QUALI PREFERISCONO FARE ALTRO, COSTRUIRE LA CITTA NUOVA IN ZONE DOVE IL TERRENO LO CONSENTE, CEMENTIFICARE PIUTTOSTO CHE SANARE LA CLOACA DELLE PERIFERIE.
Nell'intervista (di seguito), si parla di ex scuole, di quali? Di quelle nelle periferie defraudate anche dell'insegnamento, scuole dichiarate costose per una ristrutturazione e inadeguate, adesso idonee per accogliere, tutto questo ha dell'incredibile.

Queste le parole dell'Amministrazione Sala che probabilmente non ha mai verificato di persona, il disagio del quartiere:
La prefettura - ha spiegato la vicesindaca Anna Scavuzzo - ci ha chiesto di individuare altri spazi per affrontare l’emergenza perché ancora non sappiamo quanti profughi potranno arrivare a Milano. Noi stiamo verificando gli spazi del centro di accoglienza di via Aldini, gestito da Arca oltre a ex scuole. Appena terminata la perlustrazione presenteremo la nostra proposta al prefetto.

Gianluca Gennai


Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, persone in piedi e attività all'aperto

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