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Buonasera,
il sentito ed accorato appello di Giulio Beltrami mi fa superare non solo il torpore da calura, ma soprattutto lo scetticsmo di fondo da frustrato "digital evangelist". L'ultimo tentativo, da me tentato, appunto, in tempi pre-covid, traeva spunto dall'acronimo NAID di Massimo Sideri, giornalista Corsera e responsabile dell'inserto Innovazione. NAID sta per Nativi Analogici - Invecchiati Digitali e l'iniziativa consisteva nell'introdurre/spiegare cosa c'è tra il "NA" ed "ID", o se vogliamo tra l' "A" ed il "D". Ovvero il misterioso "in between" !
Detto questo, chi con encomiabile impegno ed anche con successo sta portando avanti non solo l'acculturamento digitale dei "NAID", ma anche la partecipazione a "Repubblica Digitale" di AgID, è la Testata giornalistica "grey-panthers.it".
Ho davanti a me la locandina di un Circolo ACLI annunciante il progetto "INSIEME PIU' DIGITALI", progetto consistente nell'insegnamento dell'utilizzo dei famigerati "divices" ed altro, sempre di famigerato, come spid, l'APP 112, il QRC, ecce ecce.
Ci si potrebbe chiedere... ed impostare un format cultural-divulgativo da presentare alle organizzazioni che operano sul territorio in un ambito NAID, per vedere se sia proponilbile un'attività, intendo una campagna, di acculturamento digitale ?
Cordiali saluti e buona estate,
Carlo Geri
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