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Credo che l'unica soluzione sia effettivamente in mano a chi dispone di mezzi di simulazione come quelli usati per il progetto di Piazzale Loreto. Non è facile nè immediato immaginare tutte le implicazioni di una variazione del traffico senza l'aiuto di un simulatore, salvo essere degli architetti di provata esperienza - i quali comunque userebbero la simulazione. Per trovare attenzione credo che il problema andrebbe inquadrato, proprio come è avvenuto per Loreto, nell'ambito della metropoli complessiva, verde, non inquinata, capace di fare rivivere i quartieri, utile per gli impegni internazionali venturi. Si tratta cioè di proporre il problema contingente allargandolo a quello più generale dello sviluppo metropolitano.
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