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Inviato da avatar Giulio Beltrami il 05-05-2021 alle 22:07

Mi accorgo che il termine "alfabetizzazione" rischia di ridurre l'informatica alla volgare capacità di "smanettare", in cui i giovani sembrano eccellere, mentre noi anziani spesso balbettiamo, anche su dispositivi come gli smartphone, che presumono interfacce utente intuitive.

Nella realtà riscontro che, una volta raggiunta l'operatività, anche per forza d'abitudine, giovani o vecchi per lo più ignorano cosa facciano, nell'interazione con loro e nella gestione ed elaborazione delle loro informazioni, le complesse piattaforme e applicazioni digitali che gli stanno in tasca.

Quindi includerei l'alfabetizzazione nell'assistenza tecnica, come agli albori di RCM quando, mentre configuravamo il modem, davamo le drizze ai nostri utenti.
Invece l'educazione dovrebbe riguardare la cultura digitale, con nozioni di architettura del'informazione, oltre che sul funzionamento dei dispositivi hardware e software.

Ma lascio la questione a colleghi più esperti, di modelli e pratiche educative, segnalando l'esempio e-Citizen, sebbene sia in via di adeguamento, per la diffusione dei dispositivi mobili e l'esplosione dei servizi in rete erogati dal cloud computing.

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