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Inviato da avatar Roberto Re il 02-03-2021 alle 19:13

Premetto che sono circa 20 anni che seguo con attenzione l'vevolversi del Sistema Informativo Socio Sanitario lombardo (SISS), l’attuale emergenza generata dalla pandemia Covid-19, mi ha posto ad affrontare situazioni difficili ed assai delicate con la mia non più giovane madre (83 primavere a maggio 2021) portatrice di PaceMaker affetta da severa patologia respiratoria cronica (BPCO).

Esperienze che in occasione della MDW2021 cercherò di condividere con approccio costruttivo e informato e con l'auspicio che evidenti barriere all'entrata della telemedicina si possano presto superare, grazie a sinergie di competenze multidisciplinari.

Tre ricoveri in sei mesi causa riacutizzazione BPCO, sempre con la speranza che il percorso potesse continuare con programmi di telemedicina / teleriabilitazione domiciliare (per non esporla ad ulteriori rischi), garantendo il mio supporto tecnologico domiciliare.

Condivido alcuni scambi via e-mail con gentili specialisti:

[bioingegnere]

"Non essendo un medico, non posso ovviamente dare un consiglio dal punto di vista clinico e Le suggerisco comunque di chiedere conferma.
Mi sento di dire che la SpO2 (saturazione) è uno dei parametri più spesso utilizzati in letteratura per il monitoraggio delle riacutizzazioni. Per misurarla si possono usare un saturimetro da dito (ora si trovano comunemente in farmacia) oppure anche degli smartwatch che comprendano però la misura di SpO2 (da verificare nelle specifiche ogni volta). Per una persona anziana mi sento comunque di suggerire il saturimetro “classico” per semplicità d’uso. Ci sono anche degli anelli capaci di fare questa misura"

[medico pneumologo]

"In merito ai dispositivi che usa per monitorare l'ossigenazione della mamma, mi sembrano estremamente validi, ma li userei con più parsimonia, solo in occasione degli stati di malessere, anche per evitare di generare inutili preoccupazioni alla signora.
Alla sua età la saturazione può essere molto fuorviante, vuoi perchè normalmente tende a essere più bassa nei soggetti anziani, vuoi perchè i processi di senescenza rendono la lettura dei saturimetri, anche i più professionali, più difficoltosa."

Sicuramente vi sono ancora barriere all'entrata della telemedicina non solo tecnologiche, ma anche normative, organizzative e cliniche.

So anche che dal 2012 è stato definito un preciso protocollo che allego.

Ovviamente il mio interesse all'approfondimento e alla condivisione non è speculativo, come credo si capisca anche da precedente esperienza condivisa oltre un anno fa sempre su questi schermi.

Grazie in anticipo per la vostra attenzione ed eventuali vostri contributi in questa discussione informata per l'approfondimento della tematica.

Roberto Re

P.S.

All'interno della Milano Digital Week 2021 ne parlerò in diretta anche su #ClubHouse a partire dal 20 marzo, pubblicherò qui il link all'evento #MDW2021, chi fosse interessato e desiderasse un invito mi scriva pure in mail roberto@robertore.it 

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