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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 31-01-2021 alle 22:15

La statistica è solo uno strumento, fondamentale è come lo si usa e su cosa lo si usa.

Sarebbe molto più attendibile un campione di 1000 tamponi al giorno fatti su un campione con precise caratteristiche piuttosto che i dati sparati a caso che ci vengono presentati quotidianamente. L'errore di base è che non si parte da un campione statistico ma da un aggregato di dati casuale ed inutilizzabile ai fini statistici.

E' ovvio che tutti quelli che hanno sintomi o pensano di avere il COVID chiedono di fare un tampone, mentre chi sta bene molto più raramente lo richiederà.

Dei 10.000 tamponi giornalieri tantissimi saranno effettuati su persone che temono di avere il covid.

Chi fa il test poi non dà in automatico il consenso per elaborare i suoi dati sensibili, mentre un campione di riferimento selezionato appositamente sarebbe disponibile a questa elaborazione.

A quanti di chi ha fatto il test è stato chiesto se erano consenzienti a utilizzare i loro dati per fare statistiche accurate?

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