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Inviato da avatar Paolo Petrozzi il 21-01-2021 alle 11:51

Caro Stefano Vigo,

più che una critica, chiaramente ben accetta, pare un proclama da campagna elettorale. Mi viene da dirti, onestamente: candidati!

Però, e rispondo solo per il progetto che negli anni abbiamo condotto come facilitatori di un insieme di realtà del quartiere, tu, in questi anni, dove hai vissuto? No, perché a scrivere sui cosiddetti "social" risulta facile ed alla portata di tutti. Ben altra cosa è mettersi nella mischia e provare, con tutti i limiti del caso, a ragionare "de visu" con altri cittadini che magari la pensano differentemente da te. 

Molto probabilmente non siamo (Baggio Bene Comune) stati all'altezza della situazione nel comunicare diffusamente il progetto però, alle feste di Baggio, nella rassegna musicale "Primavera di Baggio", sul Diciotto, attraverso la libreria di quartiere "Linea di confine", nella rassegna di cinema "Baggio all'aria", nella miriade di assemblee, riunioni aperte alla cittadinanza, nei cinquant'anni della biblioteca... Insomma, in alcuni momenti abbiamo pensato di farci assumere direttamente dal comune in quanto "infoiati" nella struttura (scherzo naturalmente).

Nel merito, abbiamo analizzato le criticità che tu sostieni e ti rispondo dicendo che la nostra credibilità è andata ben oltre le più rosee aspettative: nel 2013 l'assessora Rozza aveva messo a disposizione 500ml euri presi da non so quale onere di urbanizzazione per ampliare la biblioteca (converrai con me che Baggio dal '63 è un po' cresciutella e che la biblioteca aveva bisogno di più spazi), attraverso il bilancio partecipativo del 2015 dell’allora assessora Balzani abbiamo acquisito un altro finanziamento di 100ml euro ed oggi, grazie alla credibilità delle associazioni, delle cooperative sociali e dei semplici cittadini che hanno avuto a cuore quell’edificio, l’assessorato alla Cultura, alla Partecipazione, i consigli di zona 7 (quello precedente), le commissioni e i consiglieri comunali di maggioranza hanno ottenuto uno stanziamento di bilancio di 1.400 euro. Ti sembra poco? Per una periferia? Per la cultura? Per la socialità? Per l’aggregazione? 

E’ vero, si poteva fare di più, per l’ASL (competenza Regionale) per la scuola di via Cabella (diventata privata grazie al duo Albertini-Moratti che l’hanno ceduta a Paris-Bas in cambio di un finanziamento per acquistare derivati) però occorreva anche rivolgersi nelle sedi competenti. 

Sei deluso? Mi dispiace. Però, visto che è la prima volta che un esempio di politica partecipata, di collaborazione con le istituzioni, di dialogo tra livelli di politica sempre più distanti (palazzo- cittadini) arriva a compimento, converrai con me, non è poca cosa.

Allora ti chiedo: sei disposto a metterti in gioco per ragionare con le stesse modalità per il Marchiondi? Sei disposto a diventare portatore di interessi di una fascia di popolazione che puoi rappresentare? 

Sentiamoci, parliamo, finiamola di vomitare critiche senza costrutto, urlare alla luna quando ci si può confrontare democraticamente, dal basso, fuori dalle istituzioni ma con le istituzioni. 

Dove? Nel nuovo spazio approntato per la biblioteca e nella piazza del Sapere. 

A presto, con affetto

Paolo

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