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Conosco diverse persone ancora malate o, ormai guarite ancora in attesa di tamponi.
Io che abito a Milano, l'ho fatto 40 giorni dopo la segnalazione ad ATS per sospetto Covid, e l'ho fatto in un centro privato convenzionato con la regione Lombardia, fuori comune, a Rozzano e attendo l'esito da 8 giorni.
Che dire? Non dovevano essere fatti a domicilio? Il paziente sospetto covid non deve rimanere chiuso in casa e certo non prendere mezzi pubblici e attraversare mezza città per fare il tampone? non si dovrebbe fare il tampone all'aperto senza contatto con le superfici? Nulla di tutto ciò. Aggiungo che l'ambulatorio era piccino e con le finestre chiuse e che mi sono rifiutata di sedermi ma che gli operatori me lo hanno proposto. Adiacente all'ingresso dell'ambulatorio c'era l'ingeresso di una tabaccheria davanti al quale sostavano in coda una ventina di persone, in discreta vicinanza con chi entrava per il tampone. Nei 40 minuti che ho trascorso fuori. prima per decidermi ad entrare, avevo paura di contagiarmi, e dopo per farmi passare il pizzicore al naso, oltre a me è entrata una sola persona! Tempo totale dell'esecuzione del test 40 secondi. con questo ritmo arriveremo a Natale, E con quali costi considerato che i test sono in convenzione?
Dietro casa mia a 100 metri, c'è uno splendido ambulatorio pubblico (via Stromboli) grande e funzionale che non è utilizzato per i test Covid.
E intanto noi sospetti covid siamo chiusi in casa, spesso angosciati dal rischio di contagiare i conviventi oppure totalemte soli, e fare la spesa diventa un problema.
Certo a noi che possiamo lamentarci è andata bene ma non è andata a tutti gli altri così!
SAREBBE UTILE E DOVEROSA UNA DENUNCIA E UN'INDAGINE, Rossella Balice
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