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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 08-04-2020 alle 11:22

Benché l’iniziativa sia un passo avanti verso i problemi dei cittadini, il Comune di Milano si muove con una modalità derivante da una valutazione dell’informatizzazione pro-capite del 100%, un aspetto che invece altri comuni valutano diversamente e forse in modo più realistico oltre che meno altezzoso, quello della relativa capacità di utilizzare i mezzi informatici da parte di alcune famiglie.

Infatti, il Comune di Milano, adotta una procedura che prevede due tipi di accessibilità al contributo spesa, uno tramite l’attivazione di una carta di credito sulla quale il Comune carica il conto alla scadenza prestabilita e l’altro tramite una “App” da installare sullo smartphone, entrambi i casi sono procedurizzati e per capire come fare occorre consultare il sito del Comune di Milano oppure telefonare all’ufficio preposto. Intanto c’è da dire che da quanto si legge sui vari documenti che girano, sembra che la quota governativa stanziata per Milano sia di 8.600.000 euro, dunque non sono chiare le cifre data la somma dichiarata sul sito comunale di 5.848.892,68 euro a favore dei "buoni spesa".

Quanto è questa somma erogata dal Governo tramite l'autorizzazione della Protezione Civile?

Una scarsa attenzione e direi anche una forma di esclusione verso quella parte di cittadini che non sono dotati di pc o smartphone o lo sono ma senza molte competenze e capacità d’utilizzo del mezzo in se ma soprattutto del metodo di accesso alle piattaforme, a prescindere dall’età. E’ plausibile che molti non riusciranno a compiere le operazioni necessarie se non tramite un aiuto, dunque dovranno auto escludersi dalla tutela della privacy e potrebbero non arrivare a concludere le operazioni nei tempi previsti. Per esempio il Comune di Roma adotta anche metodi di distribuzione più consoni a tutti, per esempio l’aver stipulato convenzioni con molte edicole preposte alla consegna dei "buoni spesa" o all’invio al domicilio del cittadino avente diritto, oltre alle procedure informatizzate convenzionali.

Naturalmente si spera che nessuno resti escluso da questo importante aiuto economico tuttavia esiguo, certo è che sarà difficile capirlo a posteriori.

Gianluca Gennai

Sotto, dal Comune di Roma.

Buoni spesa, moduli per richiesta presso edicole convenzionate

Tematica: Roma - Sociale

7 aprile 2020 

Per supportare i cittadini nella richiesta del buono spesa per l’acquisto dei generi alimentari di prima necessità, Roma Capitale ha stretto un accordo con circa 100 edicole sul territorio capitolino in cui sarà possibile ritirare e consegnare i moduli per ottenere i ticket. 

Chi non è in possesso di strumenti tecnologici o capacità informatiche può quindi rivolgersi alle edicole convenzionate. Qui l'elenco completo delle edicole che hanno aderito

“Questo intervento vuole semplificare le procedure del ritiro e della consegna dei moduli per i buoni spesa, rispondendo alle esigenze concrete delle famiglie. L’elenco delle edicole che hanno aderito all’iniziativa è consultabile sul sito di Roma Capitale. Nostra priorità è aiutare le persone che, in questi giorni così delicati, stanno vivendo gravi difficoltà economiche. Roma sostiene chi ha bisogno”, dichiara la sindaca Virginia Raggi.  

“Il coinvolgimento delle edicole contribuisce a rendere la procedura ancora più semplice, snella e rapida. Supportiamo così, con un ulteriore servizio, i cittadini che non dispongono di smartphone o non hanno confidenza con le nuove tecnologie. Come dimostrano i fatti, non abbiamo perso un minuto e i buoni spesa sono già in erogazione, grazie anche alla app. Roma Capitale è pronta a procedere con l’accredito dei buoni spesa a singoli e famiglie, a mano a mano che i Municipi ci invieranno le domande lavorate per i singoli territori, e tra pochi giorni riceveremo anche i buoni in formato cartaceo. Il lavoro è continuo e non ci fermiamo. La priorità è supportare i cittadini che, in questo momento delicato per tutti, vivono maggiori difficoltà. Roma non lascia solo nessuno”, dichiara l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Veronica Mammì. 

“Ringrazio di cuore l'intera categoria degli edicolanti che, ancora una volta, ha mostrato immediata disponibilità a fungere da raccordo tra istituzioni e cittadini. Si tratta di un intervento che semplificherà le procedura e faciliterà l'accesso a un servizio fondamentale per i più bisognosi”, commenta l’assessore al Personale Antonio De Santis.

All’iniziativa hanno aderito anche le parrocchie, la Caritas e associazioni del Terzo Settore e del volontariato cittadino che si sono rese disponibili a supportare le pratiche. 

 

Per chiarire dubbi, o rispondere alle domande più frequenti ricevute da parte dei richiedenti in merito alla compilazione della domanda, all’invio dell’e-mail al Municipio di appartenenza e alla ricezione dei buoni spesa, consultare la lista completa delle FAQ.

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