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Il Comitato di Quartiere 22 Marzo scrive all’assessore
Abbiamo più volte scritto su queste colonne della pericolosità per i pedoni che transitano in Corso XXII Marzo. Le criticità sono molte e abbiamo spesso puntato il dito accusatorio nei confronti di ATM che non mette in sicurezza nemmeno le fermate del tram; qualcosa è stato fatto (male) in via Cipro/piazza Emilia ma i disagi e i rischi rimangono altissimi.
Sebastiano Gravina, Presidente del Comitato di Quartiere 22 Marzo, ci ha portato a conoscenza di una lettera inviata al giovane e bravo assessore alla mobilità Maran per portare alla sua attenzione la pericolosità per i pedoni che transitano in alcuni tratti del corso.
La nuova giunta comunale punta molto sulla condivisione delle scelte e delle iniziative dei cittadini e ha sempre dichiarato di voler dare loro ascolto. Diventa quindi importante il gesto di Sebastiano Gravina perché i cittadini, ancor più se organizzati in comitati, sembra abbiano davvero la possibilità di confrontarsi, finalmente, con le istituzioni.
La lettera prende spunto dalla tragedia sfiorata il 23 settembre 2011 quando, intorno alle ore 10,30, sul passaggio pedonale di Corso XXII Marzo Angolo Viale Piceno una anziana signora e il suo cane si accingevano ad attraversare il passaggio pedonale quando un grosso camion, nel fare manovra per svoltare, l’ha agganciata e trascinata insieme all’animale sotto una ruota. Ill cane è morto e l’anziana ha riportato gravi lesioni agli inferiori e si trova in prognosi riservata.
“Il problema di quel maledetto incrocio è la contemporaneità del semaforo verde sia per i pedoni che per gli autoveicoli provenienti dalla direzione periferia che svoltano in Viale Piceno: gli autoveicoli dovrebbero rispettare il diritto di precedenza dei pedoni che attraversano ma purtroppo questo, spesso, non avviene. Sarebbe opportuno valutare e modificare se possibile il passaggio di contemporaneità del semaforo verde. Una seconda criticità riguarda l’attraversamento del passaggio pedonale Corso XXII Marzo/ Piazza Emilia: il posteggio dei taxi andrebbe arretrato almeno di molti metri perché quando le vetture sono in attesa di clienti, impediscono ai pedoni che attraversano sulle strisce di vedere gli autoveicoli che si accingono a svoltare in direzione Via Carlo Poma (lo stesso discorso vale per li autoveicoli che svoltano e che non vedono i pedoni). Un terzo punto molto pericoloso è il passaggio pedonale all’angolo con via Sciesa dove lo scorso anno una ragazza fu travolta e uccisa da una Moto che transitava in Corso XXII Marzo: sarebbe il caso di valutare la possibilità d’istallare in prossimità dell’attraversamento dei dispositivi verticali di rallentamento della velocità d’ambo i lati della carreggiata. Segnaliamo infine, all’incrocio con Via Bronzetti, esattamente davanti all’edicola, una vasta area concava con al centro un tombino non sufficiente al deflusso dell’acqua piovana: quando piove crea una enorme pozzanghera che al passaggio degli autoveicoli inonda i passanti sul marciapiede e gli utenti in attesa sul salvagente della fermata dei mezzi pubblici”
Aggiungiamo noi che i problemi di attraversamento sono in realtà molti di più (il corso è lungo!) e che il Comitato fece le stesse osservazioni anche con la precedente Giunta. Ci auguriamo questa volta vengano ascoltate e si adottino soluzioni tempestivamente: costerebbero davvero poco. (Marco Zio)
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