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Pubblico anche qui l'editoriale odierno di ArcipelagoMilano:
Una pausa ma anche una riflessione
Cari lettori, per una quindicina di giorni questo sarà l’ultimo aggiornamento al nostro blog settimanale. Le ragioni di questa pausa sono molte ma soprattutto una, prevalente: la sede della nostra redazione è inagibile. Siamo in subaffitto da uno studio professionale che ha deciso di chiudere dopo le indicazioni del Governo e non avrebbe potuto essere altrimenti.
Avremmo potuto continuare lavorando da remoto con qualche difficoltà e incertezze perché non abbiamo più accesso al nostro server locale e il manutentore non può arrivare per la necessaria manutenzione. Quest’ultimo aggiornamento del nostro blog è nato così, in maniera un po’ campale.
Molti dei nostri autori, poi, ci hanno avvertito che per qualche tempo non sarebbero più in grado di lavorare con la tempestività e la necessaria serenità di prima, per l’insorgere di preoccupazioni personali che ovviamente sono al primo posto.
Obbligati a una pausa vogliamo riflettere su ArcipelagoMilano e la sua linea editoriale futura.
Siamo stati un attento osservatore della politica amministrativa di Milano, cercando di informare i nostri lettori di quel che succedeva e spesso siamo stati una voce critica non superficiale, non preconcetta ma ragionata e documentata.
Oggi i media sono quasi soltanto cronaca, bollettini di guerra sull’avanzare del contagio o voci di esperti di virologia, di politica sanitaria di analisti delle curve di diffusione nella speranza che il picco arrivi presto. Un campo del sapere che ovviamente non è il nostro.
Nelle prossime settimane, augurando che siano poche, vi sarà un forte rallentamento delle attività amministrative salvo quelle che rispondano a esigenze di assoluta necessità per il contrasto al dilagare dell’epidemia, al suo contenimento e auspicabilmente al suo spegnersi.
Ovviamente i molti che hanno scritto su ArcipelagoMilano potrebbero ricordare adesso quel che si è detto sulla fragilità del Modello Milano, sull’urbanistica disattenta ai reali bisogni della città, sull’accentuarsi delle disuguaglianze e sull’ambiente, ossia sul terreno fertile per la diffusione di un’epidemia e sul disagio che come sempre colpisce i più deboli: qualcuno ne sta già parlando sulla carta stampata.
Ci si prospettano ora due scenari per il futuro: tutti dicono che nulla sarà come prima.
Non tutti a dire il vero. C’è chi dice che, passato il pericolo, lo spavento, il timore della propria morte o di quella di un congiunto o un amico, tutto ricomincerà come prima e rispunteranno i vecchi vizi del Paese a partire da quelli della politica.
Non possiamo crederci, non vogliamo crederci.
Le cose cambieranno.
Noi autori e i 13.000 amici lettori che settimanalmente ci leggono, che ormai formano un nucleo di affini legati dalla speranza di vedere in tempi normali qualche cambiamento della politica cittadina, noi tutti vorremmo partecipare ora più che mai a sollecitare la politica, la nuova politica, a cogliere l’occasione per un rinnovamento.
Forse è giunto il momento in cui la grande politica darà retta agli scienziati, la grande politica darà retta a uomini come Stigliz e forse la piccola politica potrà dar ascolto alla nostra piccola voce.
Se cosi non fosse, noi saremmo ridotti a essere una sorta di Circolo Pickwick i cui soci se la contano tra di loro, si apprezzano l’un l’altro per la profondità del proprio pensiero e del proprio dibattere senza che questo incida minimamente sul mondo circostante: se arrivassimo a questa conclusione perché tenere in vita ArcipelagoMilano? Per un’intima soddisfazione personale?
Il cambiamento sarà anche un nuovo rapporto tra amministratori e cittadini? Sarà percepibile perché reale? Non sarà l’ennesimo esercizio di ingegneria del consenso?
Questi sono gli interrogativi ai quali cercheremo una risposta quando potremo dire che siamo nel tempo del “dopo coronavirus”.
A quel punto troveremo il modo di interpellare autori e lettori e condividere con loro la scelta su come riprendere il cammino.
Per il momento oggi offriamo solo quest’ultimo aggiornamento del blog, dove troverete gli articoli arrivati sino a oggi.
La memoria dei nostri Pc contiene tutti gli scritti pubblicati negli ultimi anni ed è a disposizione di chi li volesse leggere o magari rileggere.
Speriamo di riprendere presto la nostra attività ma ci auguriamo che molti abbiano in animo nel frattempo di fare qualche riflessione sul dopo mettendo in campo i propri saperi: non la tenga per sé, ce le mandi e noi vedremo come condividerle, magari in un numero speciale di ArcipelagoMilano
Un augurio a tutti e a presto.
Luca Beltrami Gadola
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