Rispondi a:

Inviato da avatar Stefano Vigo il 19-03-2020 alle 19:36

Buonasera a tutti.

Purtroppo l'attuale situazione sanitaria fa emergere anche degli evidenti problemi di funzionamento del sistema, che troppo spesso appare nel suo animo profondo come semplicemente Borbonico.

Per esempio cito le ricette del medico che vanno ancora ritirate fisicamente nello studio del dottore (con i rischi del caso..)! In sostanza è assurdo che le ricette non vengano richieste al medico di famiglia (o tramite apposito Call-Center), ed immesse semplicemente nei sistemi informatici, con ritiro del farmaco/i, da qualunque farmacia (lunghe code permettendo), senza esibire fisicamente la ricetta cartacea.

Attualmente le ricette si possono anche stampare dal computer di casa (sempre che la cartuccia non sia secca), ma ciò impone di avere: il computer; Internet; la stampante; e non avere problemi con queste macchine (di connessione; di stampa; ecc..).

Francamente spero che la ricetta venga finalmente (e alla svelta) totalmente smaterializzata, senza più complicazioni per l'utente, che recandosi in farmacia (con la tessera sanitaria), potrà poi ritirare i farmaci richiesti.

Le mascherine (di qualunque tipo), sono da settimane semplicemente introvabili nelle farmacie, e, a parte i continui inviti delle istituzioni a restare a casa, è evidente che un minimo vitale di spesa (anche a giorni alternati), va comunque fatta, fermo restando altre esigenze come quelle dei farmaci o di visite e terapie mediche non rinviabili per pazienti fragili (anziani; disabili; malati cronici), e i loro forzati accompagnatori.

Visto che le consegne a domicilio (o tramite internet), sono problematiche o assolutamente inefficienti, sarebbe utile chiacchierare meno, e procurarsi (o iniziare alla svelta), la produzione di questi D.P.I, che i medici cinesi indicano come obbligatori da indossare per tutti (almeno quelli che prima o poi devono uscire di casa per motivi non più differibili).

Nel frattempo i cittadini nelle rare e giustificate uscite brevi da casa, si arrangiano con sciarpe, o foulard, possibilmente accompagnati con guanti protettivi.

Si attende che lo Stato si dia una svegliata sui D.P.I e la loro distribuzione con ovviamente l'invito ad uscire il meno possibile, ma almeno con un'adeguata protezione se per assoluta e giustificata necessità inderogabile.

 

Milano 19 Marzo 2020

                                                                                                       Cordiali Saluti

                                                                                                     "Stefano Vigo"

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta