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Inviato da avatar Stefano Vatti il 08-03-2020 alle 17:28

Personalmente, non mi metto a discutere le restrizioni... penso che sia sbagliato il metodo comunicativo. Non vengono dati sufficienti perchè un medio competente in matematica possa capire i dati sciorinati... e fare un minimo di valutazione sensata del rischio.
Nulla da dire sul contenimento, ma le tanto vituperate misure odierne potrebbero essere eccessive o insufficienti a seconda della reale situazione.

Qual è il tempo medio di permanenza in terapia intensiva di un paziente non immunodepresso?
Qual è il tempo medio di durata del morbo (tra contrazione del virus e recupero), in condizioni di persona in media salute?
Quando viene definita "guarita" una persona? Come? Se per esempio - per carenza di tamponi e di personale i malati domiciliari restano in attesa della conferma per qualche giorno (fatto comprensibile), i tempi di recupero che vediamo dai numeri sono del tutto inaffidabili...
il dubbio sorge vedendo i numeri in Italia e quelli in Iran, dove i malati sono arrivati dopo e i guariti sono arrivati dopo.
Ancora, siamo certi che sia univoco il modo di definire la causa di morte? Perchè i numeri in Germania, Francia rispetto all'Italia sono totalmente starati...

ripeto nulla contro il contenimento

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