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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 02-11-2010 alle 17:43

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_novembre_2/onida-democrazia-dal-basso-1804075660539.shtml


DOPO L'INTERVENTO DI GUIDO ROSSI

Onida: la mia democrazia dal basso

La lettera: «Un errore le scelte di campo preventive»

Caro Direttore,

l'intervista che Guido Rossi ha rilasciato a Giangiacomo Schiavi sulle primarie, al di là dei giudizi positivi che egli esprime su noi candidati (e di cui lo ringrazio), è assai significativa. Significativa per la forte accentuazione che egli pone sull'esigenza di un nuovo «modello di democrazia dal basso» e di «un punto di svolta per un nuovo illuminismo ambrosiano» e «contro la politica barbarica». In questo senso egli interpreta perfettamente sia le esigenze e le prospettive di un rinnovamento della politica che da Milano potrebbe davvero prendere l'avvio, sia lo spirito e gli intenti del comitato «Milano riparte» (di cui del resto era autorevole componente), che pubblicò un documento il 21 luglio scorso, e il 7 settembre indicò a larga maggioranza me, e non
Stefano Boeri, come candidato «civico» per Milano.

Infatti «partecipazione» e «ascolto», il no al «clientelismo politico» e al «familismo che mortifica il merito», il rilancio della «democrazia della discussione al posto della democrazia del voto», la «cultura della trasparenza», la «politica al servizio dei più deboli», contro «la ragnatela delle mafie e della corruzione», sono connotati precisi e direi premesse basilari del mio programma e della mia candidatura. Anche Guido Rossi riconosce che, rispetto all'idea delle «candidature civiche», la preventiva «scelta di campo» del Pd a favore dell'architetto Boeri è stata un «fallo da cartellino rosso». Ma al cartellino rosso non ha fatto seguito l'espulsione del giocatore (l'apparato dirigente del Pd), poiché l'impegno organizzativo massiccio della struttura del partito a favore del «suo» candidato, e che non lascia «correre i candidati da soli», non si è affatto allentato, nonostante la faticosa e tardiva ammissione della possibilità di invio di messaggi degli altri candidati agli indirizzari di elettori in possesso dei partiti.

Sono sicuro, benché oggi Guido Rossi faccia parte del comitato per Boeri, che domani lo ritroverò al mio e nostro fianco nello sforzo di attuare il progetto di cui io oggi sono solo il primo rappresentante, ma che già ha riunito tanti milanesi noti ed illustri e tanti meno conosciuti, tutti accomunati dalla convinzione che a Milano occorre una svolta vera, non solo (benché prima di tutto) nel colore della giunta.

Valerio Onida
candidato alle primarie
02 novembre 2010

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