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Da milano.corriere.it:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_novembre_2/primarie-sfida-online-1804075660526.shtml
Mancano due settimane alla consultazione per scegliere chi affronterà la Moratti
Primarie, la sfida online dei candidati
Si parte con Michele Sacerdoti
Quattro giorni di videochat: i candidati risponderanno alle domande dei lettori sul sito del «Corriere»
MILANO - Quattro giorni di videochat sul Corriere.it. Da oggi, i candidati delle primarie del centrosinistra risponderanno alle domande dei lettori del Corriere della Sera. Si parte alle 15, con il candidato ambientalista, Michele Sacerdoti. Domani tocca all'architetto Stefano Boeri, giovedì al presidente emerito della Corte costituzionale, Valerio Onida e venerdì all'avvocato Giuliano Pisapia. Gli ascoltatori potranno iniziare a mandare le loro domande ai rispettivi candidati a partire dalle 9.
Ci si prepara al grande rush finale. Lunedì Stefano Boeri e Giuliano Pisapia hanno partecipato alle celebrazioni al Cimitero Maggiore in ricordo dei Martiri della Resistenza. Mentre il costituzionalista Valerio Onida - che ieri ha polemizzato sugli orologi pubblici di Milano, «non impostati sul nuovo orario solare» - è finalmente entrato in possesso degli indirizzari messi a disposizione dei partiti. Conseguenza: ha preso carta e penna e ha inviato 60mila lettere in vista delle primarie. Ribadendo un concetto espresso con vigore in queste settimane: «Il 14 novembre non sei chiamato a scegliere un partito, né a confermare o smentire una scelta già fatta dal gruppo dirigente di un partito, ma a scegliere tu quale è il miglior candidato sindaco per le elezioni dell'anno prossimo». E se non fosse stato sufficientemente chiaro torna a battere dove il dente duole: «Perché dovresti scegliere me? Io non sono il candidato di nessun partito, anche se tanti iscritti e simpatizzanti dei partiti della coalizione, e non solo, condividono il mio progetto e mi sostengono. Non sono il candidato di una minoranza né di una "area" del Pd, anche se tanti esponenti di esso, dissentendo dalle scelte del gruppo dirigente locale, ritengono che sia stato un errore schierare il partito, frettolosamente e senza consultare la base, a sostegno di uno degli altri candidati». Conclusione della lettera: «Da sindaco rinuncerò all'indennità prevista per la funzione».
Polemiche che preoccupano molti esponenti del Pd: «In questi ultimi giorni le primarie si sono assopite - attacca Roberto Caputo -. Si è speso troppo tempo ad occuparci di regole, elenchi, segretari nazionali sponsor, tutte cose che poco interessano ai cittadini milanesi. Bisogna, a 14 giorni dal voto, rilanciare, ridare vigore, insomma bisogna tornare alla politica ed a parlare di programmi, di idee, dei bisogni di Milano». Due settimane che si preannunciano di fuoco. Oggi e domani, i quattro contendenti (tra cui l'ambientalista Michele Sacerdoti) si incontreranno per due faccia a faccia. L'ultimo, in sala Alessi, nel cuore di Palazzo Marino, sede del Comune.
Maurizio Giannattasio
02 novembre 2010
Da milano.corriere.it:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_novembre_2/vertice-arcore-albertini-1804075660552.shtml
L'ex sindaco a villa San Martino
Vertice ad Arcore per le primarie: Berlusconi cerca di «frenare» Albertini
Il leader del Pdl farà di tutto per evitare la discesa in campo dell'eurodeputato contro la Moratti
MILANO - Occhi puntati su Arcore. Martedì, l'ex sindaco Gabriele Albertini varcherà i cancelli di villa San Martino. «Non confermo e non smentisco» ripete l'eurodeputato del Pdl. Ma le indiscrezioni parlano di una colazione a tre, visto che insieme ad Albertini e Silvio Berlusconi ci sarà anche Bruno Ermolli, il superconsulente del premier. La sua presenza fa presagire che il premier, per evitare che Albertini entri nell'agone elettorale, metterà sul piatto una carica importante: magari la presidenza del Consiglio di gestione di A2A. Bisogna vedere cosa risponderà Albertini. Sicuramente, Berlusconi, soprattutto in un momento di difficoltà come questo, farà di tutto per evitare la discesa in campo dell'ex sindaco contro Letizia Moratti. O quanto meno che ci siano due esponenti del centrodestra a contendersi la poltrona da sindaco.
E già si rincorrono gli scenari. Anche quelli più fantasiosi. Con Berlusconi che punterebbe a una coalizione allargata a Udc e Fli, ma al posto di Letizia Moratti - a cui verrebbe proposto di diventare sottosegretario generale della Nazioni Unite - Gabriele Albertini. O, l'altra con Albertini che fa un passo indietro e si accontenta di una poltrona in qualche ente. Proposte estreme: quella più realistica parla ancora di un terzo polo che veda insieme Fli, Api e Udc con alla testa Albertini e in seconda battuta l'appoggio di una parte del Pd o comunque della sinistra riformista. Operazione a cui stanno lavorando in molti: quindi anche l'arrivo venerdì a Milano di Pier Ferdinando Casini con l'ex questore Achille Serra sembra solo tattica e non sostanza. Per questo Albertini è più che mai motivato ad aspettare l'esito delle primarie.
Se vincesse il candidato della sinistra, Giuliano Pisapia, l'ex sindaco avrebbe maggiori spazi di agibilità. Ma anche in caso di vittoria alle primarie di Stefano Boeri, candidato del Pd, Albertini potrebbe giocare la sua partita. Soprattutto se fossero vere le preoccupazioni che in questi giorni tormentano il Pd: ossia la lista civica che Valerio Onida ha intenzione di presentare anche in caso di sconfitta alle primarie. Onida ha assicurato che la lista «sarebbe a sostegno del candidato del centrosinistra». Ma qualcuno all'interno del Pd teme che la lista Onida possa diventare un cavallo di Troia per operazioni da terzo polo con Albertini candidato. E qualcuno ricorda con preoccupazione le parole che pronunciò l'economista Marco Vitale al «Riformista» (prima della candidatura alle primarie dello stesso Onida di cui Vitale è un grande sponsor, ndr): «Dopo la candidatura di Boeri e il senso di scoraggiamento che essa mi ha trasmesso, è ritornato in me un pensiero amaro e non nuovo: in Italia e a Milano il rinnovamento non può più venire da sinistra; può venire solo dall'interno del centrodestra. Così mi sono augurato, per disperazione, che si ricandidi Albertini».
Maurizio Giannattasio
02 novembre 2010
Da milano.corriere.it:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_novembre_2/michele-sacerdoti-videochat-primarie-candidati-1804079385554.shtml
le nostre videochat con i candidati del centrosinistra - mercoledì tocca a Stefano Boeri
Sacerdoti: «La mia cura del ferro per una Milano meno inquinata»
Le proposte dell'ambientalista: alternative all'auto, parcheggi meccanizzati, congestion charge estesa
MILANO - Il «candidato in bicicletta» lancia il suo programma per Milano: una «cura del ferro» (s'intende quello dei binari) per purificare l'aria, molte meno automobili in città, parcheggi meccanizzati per risparmiare spazio, casse del Comune rimpinguate grazie a Ici su case sfitte e addizionale Irpef a livello comunale, congestion charge estesa fino alla circonvallazione esterna, pendolari che lasciano a casa l'auto e si muovono in bici più treno più bike-sharing, oppure con l'auto elettrica a noleggio. Michele Sacerdoti, il candidato ambientalista, è stato martedì pomeriggio il primo ospite delle videochat sul Corriere.it: seguiranno gli altri tre candidati delle primarie del centrosinistra. Mercoledì tocca all'architetto Stefano Boeri, giovedì al presidente emerito della Corte costituzionale, Valerio Onida e venerdì all'avvocato Giuliano Pisapia.
«IO E ONIDA FINIREMO MASSACRATI» - I lettori, impietosi, prendono subito Sacerdoti in contropiede: ma veramente pensa di farcela a diventare sindaco? Quante chance pensa di avere? Non era meglio concentrare le candidature del centrosinistra su due soli nomi? Lui non si scompone: «Le primarie servono proprio per lasciare la scelta agli elettori. A quanto si dice in giro, io e Onida finiremo massacrati». Ride, poi torna serio: «Ma è giusto dare ai cittadini la possibilità di scelta. Io sono in politica dal '90, ma ho fatto il '68, anzi, fin dal '66 ero alla Zanzara, ho partecipato all'occupazione del '72...».
POLITICA CONTRO L'INQUINAMENTO - Grande spazio, nella videochat moderata da Elisabetta Soglio, è stato naturalmente dedicato ai problemi dell'ambiente. «La pianura Padana è un grande catino», ricorda Sacerdoti, e dunque l'inquinamento atmosferico vi si concentra; per questo «serve una politica di area vasta», e una «cura del ferro», ovvero disincentivare le auto a favore di treni, tram e metropolitane. Ma lui, va solo in bicicletta? «Oggi ho dovuto lasciarla a casa perché pioveva troppo. Però ho preso un'auto a Gpl, con gli incentivi, che produce meno Co2». Sacerdoti è favorevole alla congestion charge, da estendere, però, all'area compresa entro il percorso della circolare 90/91, non alla sola cerchia dei Bastioni. Ed è convinto che a Milano ci siano troppe auto: 70 ogni 100 abitanti. «E' dimostrato che un'auto in car sharing ne sostituisce 6 di proprietà. Molte famiglie potrebbero fare a meno della seconda macchina». E in questo modo ecco semplificato anche il problema dei parcheggi. Se poi proprio occorre farli, almeno che siano meccanizzati, come quello di via Adda: «Le lobby dei parcheggi tradizionali li hanno bloccati, ma sono più compatti, si spreca meno spazio, e sono anche più sicuri, perché non occorre scendere nei tunnel, vanno giù solo le auto».
IL BILANCIO COMUNALE - Sacerdoti ha poi affrontato il tema del bilancio comunale: «L'ho studiato in questi giorni su Internet, chiunque lo può vedere. Ho visto per esempio che il Comune ha speso 11 milioni di euro, nel 2010, per consulenti esterni». Le idee per «fare cassa» potrebbero essere «portare l'Ici sulle case sfitte dal 4 al 9 per mille, sull'esempio di Roma: a Milano ci sono circa 80 mila appartamenti sfitti». Altra possibilità, applicare l'addizionale Irpef a livello Comunale: «A Torino l'hanno fatto sopra i 10 mila euro di reddito. Meglio così piuttosto che ritrovarsi un Comune indebitato o dover svendere la città agli immobiliaristi», dice Sacerdoti, citando Citylife e le Varesine. «Se il Comune è povero, è perché si vuole che lo sia», commenta.
LA CITTA' IDEALE - In conclusione, invitato a rivolgere il suo appello agli elettori, Sacerdoti ha tracciato il profilo della sua città ideale: una città «a misura di bambino, che quindi va bene per ogni età, ed è amica anche delle piante e degli animali». Con due sfide prioritarie: quella della lotta all'inquinamento e quella dell'integrazione delle etnie. Insomma, si presenta come il candidato ambientalista e attento alle persone che abitano la città. Il testimone passa a Boeri: appuntamento mercoledì pomeriggio in videochat (le domande possono essere inviate dalle 9 del mattino).
Redazione online
02 novembre 2010
Da milano.corriere.it:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_novembre_2/onida-democrazia-dal-basso-1804075660539.shtml
DOPO L'INTERVENTO DI GUIDO ROSSI
Onida: la mia democrazia dal basso
La lettera: «Un errore le scelte di campo preventive»
Caro Direttore,
l'intervista che Guido Rossi ha rilasciato a Giangiacomo Schiavi sulle primarie, al di là dei giudizi positivi che egli esprime su noi candidati (e di cui lo ringrazio), è assai significativa. Significativa per la forte accentuazione che egli pone sull'esigenza di un nuovo «modello di democrazia dal basso» e di «un punto di svolta per un nuovo illuminismo ambrosiano» e «contro la politica barbarica». In questo senso egli interpreta perfettamente sia le esigenze e le prospettive di un rinnovamento della politica che da Milano potrebbe davvero prendere l'avvio, sia lo spirito e gli intenti del comitato «Milano riparte» (di cui del resto era autorevole componente), che pubblicò un documento il 21 luglio scorso, e il 7 settembre indicò a larga maggioranza me, e non Stefano Boeri, come candidato «civico» per Milano.
Infatti «partecipazione» e «ascolto», il no al «clientelismo politico» e al «familismo che mortifica il merito», il rilancio della «democrazia della discussione al posto della democrazia del voto», la «cultura della trasparenza», la «politica al servizio dei più deboli», contro «la ragnatela delle mafie e della corruzione», sono connotati precisi e direi premesse basilari del mio programma e della mia candidatura. Anche Guido Rossi riconosce che, rispetto all'idea delle «candidature civiche», la preventiva «scelta di campo» del Pd a favore dell'architetto Boeri è stata un «fallo da cartellino rosso». Ma al cartellino rosso non ha fatto seguito l'espulsione del giocatore (l'apparato dirigente del Pd), poiché l'impegno organizzativo massiccio della struttura del partito a favore del «suo» candidato, e che non lascia «correre i candidati da soli», non si è affatto allentato, nonostante la faticosa e tardiva ammissione della possibilità di invio di messaggi degli altri candidati agli indirizzari di elettori in possesso dei partiti.
Sono sicuro, benché oggi Guido Rossi faccia parte del comitato per Boeri, che domani lo ritroverò al mio e nostro fianco nello sforzo di attuare il progetto di cui io oggi sono solo il primo rappresentante, ma che già ha riunito tanti milanesi noti ed illustri e tanti meno conosciuti, tutti accomunati dalla convinzione che a Milano occorre una svolta vera, non solo (benché prima di tutto) nel colore della giunta.
Valerio Onida
candidato alle primarie
02 novembre 2010
Da milano.repubblica.it:
http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/02/news/cacciari_d_la_scossa_alle_primarie_tutti_al_voto_il_pdl_si_pu_battere-8684769/
POLITICA
Cacciari dà la scossa alle primarie
"Tutti al voto, il Pdl si può battere"
Endorsement per Boeri: "Può prendere voti al centro e a sinistra, per usare due decrepite categorie"
Raggiunto l’accordo sul secondo invio di materiale elettorale dei candidati: Sacerdoti si è però sfilato
di ALESSIA GALLIONE e STEFANO ROSSI
Si apre con un confronto diretto tra i quattro sfidanti l’ultima corsa verso le primarie del 14 novembre. Con il primo della serie di faccia a faccia per conquistare il voto degli indecisi. Questa volta l’invito è arrivato dai giovani di San Precario, con Giuliano Pisapia ad assicurare che «il Comune potrà fare molto iniziando a regolarizzare i precari all’interno dell’amministrazione».
Sala strapiena all’incontro organizzato alla Casa della cultura dal May Day Network. Ai candidati la proposta di un contratto per impegnarsi su un nuovo welfare, su politiche per lavoro e casa. Stefano Boeri rilancia: «È arrivato il momento perché a Milano si creino le condizioni per un reddito minimo». Applausi a Giuliano Pisapia quando dice che «ci vuole una verifica sulle cooperative che lavorano con il Comune» e attacca: «Non è più possibile che Cl decida chi ha diritto a un lavoro precario». Valerio Onida continua: «Bisogna dare sicurezza necessaria, una persona non può restare precaria per anni».
Boeri, Pisapia, Onida e Sacerdoti incontreranno i comitati di quartiere e poi l’associazione Libertà e giustizia. E nel frattempo continua la ricerca di sostenitori. Stefano Boeri incassa un prezioso endorsement da Massimo Cacciari, dopo averlo invitato al Circolo della stampa sul tema del federalismo urbano. Al filosofo, in mattinata, Boeri indirizza un appello: «Sono passate due settimane da quella che considero una intelligente provocazione di Cacciari: Gabriele Albertini ottimo candidato per Milano. Nel frattempo abbiamo fatto una straordinaria campagna per le primarie, con idee forti. Spero che Cacciari ci abbia ripensato e gli dico: dammi una mano a creare un’alternativa vera a Milano».
Il filosofo dice chiaro e tondo che «Boeri è un candidato ottimo, che può prendere voti al centro come a sinistra, per usare queste decrepite categorie». E Albertini? «Può benissimo fare il candidato sindaco a Milano. Lo stimo ma la mia collocazione politica è diversa». Conclusione dell’ex sindaco di Venezia: «Il 14 novembre chiedo al centrosinistra di andare a votare. Sarebbe un peccato non crederci, sia per lo sfascio del Pdl, sia per la presenza di nostri candidati validissimi, sia per le prospettive di aggancio di tanti settori elettorali di centro e di centrodestra». Boeri propone ai sindaci dell’hinterland un patto di coordinamento per il futuro, per risolvere problemi come traffico e inquinamento.
Ed è stato raggiunto l’accordo sul secondo invio di materiale elettorale dei candidati. Boeri, Onida e Giuliano Pisapia si accolleranno i 30-35mila euro di spesa (Michele Sacerdoti si è sfilato) per raggiungere 70.000 indirizzi messi a disposizione dei partiti.
(2 novembre 2010)
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