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Inviato da avatar Giuseppe Maria Greco il 12-05-2019 alle 17:40

Preferisco rispondere andando apparentemente fuori tema. Il motivo che mi sollecita in questo senso è l'impressione che ho riportato dai vari incontri organizzati ad diversi dei gruppi pro Città Studi cui ho partecipato. Mi è sembrato che lo sconforto e l'arrabbiatura nei confronti dell'amministrazione, pur motivata in una certa parte, fosse per sua natura impotente, quindi non in grado di raggiungere soluzioni. 

Un esempio di quanto suggerisco è contenuto in questa frase dell'articolo: "L’impressione è che si scambi la mera informazione ai cittadini per partecipazione, mentre in realtà a molti sta bene che i cittadini stiano fuori dalle valutazioni e dalle decisioni."

Se teniamo conto che a molti cittadini non interessa affatto la partecipazione, per cui preferiscono stare fuori dalle valutazioni se non occasionalmente, lasciando di fatto che altri si occupino delle questioni riguardanti la città, salvo momentaneamente urlare controvento, ci rendiamo conto che il problema non riguarda solo una parte dei protagonisti.

In sostanza, ritengo che il tema centrale sia proprio la differenza tra mera informazione e partecipazione come linfa vitale della vita cittadina. Al momento mi sembra che non scorra granchè in nessuno dei due sensi possibili.

Guardiamo ad esempio quanto avviene nell'ambito dell'assessorato alla partecipazione: dopo una chiamata a presentare progetti di quartiere e al felice riscontro cittadino che ha prodotto, non mi risulta che questo abbia determinato una richiesta prorompente di partecipazione da parte di cittadini evoluti grazie al successo ottenuto.

Ritengo che il rapporto tra amministratori e gli altri cittadini vada studiato e strutturato a seconda della tipologia di problema in campo. Non credo sia utile che ogni volta una massa di cittadini si ponga semplicemente come parte richiedente di fronte a una parte decisionale. Ogni decisione su cose collettive infatti implica il contributo di valutazione e decisione di tutte le componenti cittadine dotate dei diversi ruoli. Ma se non è in qualche modo strutturato rischia di dover essere reinventato ogni volta, con i risultati che si vedono. 

Per continuare la discussione occorre non parlare da solo, quindi aspetto commenti.

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