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Sig.Bianchi, si tranquillizzi, il mio impegno in zona per il momento è limitato per ragioni personali, famigliari  e professionali, tuttavia quanto a denunce di insediamenti abusivi di nomadi e/o altri gruppi a Milano (e non solo), mi creda non sono certo in debito con nessuno, ne' sono in attesa di sue improvvisate lezioni, so fare da me, ho fatto e farò sempre il mio dovere di cittadino, cercando di fare del mio meglio.

Quanto alle mie liste della spesa, meglio quelle (se sensate, trattasi di concreti problemi ventennali o più) che scrivere a vuoto facendo prevalentemente polemica e propaganda.

Quanto ai sopralluoghi in zona, chi mi conosce sa che sono sempre disponibile nel poco tempo a mia disposizione 7 giorni la settimana, mentre l'impegno di una commissione, come quelli che assunsi qualche lustro fa quando la Zona era la n. 16, oggi non mi è possibile sostenerlo in quanto ritengo tale compito degno di essere svolto con serietà, continuità e dedizione nei modi e nei tempi necessari di cui oggi, purtroppo, non dispongo.

Quanto ai giochi per bambini in Darsena, ambiente soggetto a vincoli storici paesaggistici, da un Architetto mi aspetterei un poco più di prudenza nel fare proposte, anche se, vivendo l'esperienza personale di allevare bambini si può essere indotti per la foga e per la fretta a concentrarsi innanzitutto sul soddisfacimento dei loro e dei propri bisogni personali.

Tuttavia vorrei sottolineare che la Darsena di Milano resta un ambiente degno di attenzioni e studi per urbanisti con la U maiuscola, e i giochi per bambini possono essere meglio ospitati in luoghi di gran lunga più idonei allo scopo.