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Un commento paesitico. Il sindaco ha più volte affermato che non si tratta di un intervento nostalgia ed infatti ci sono ponti in piano anzichè a volta come in origine perchè dicono che altrimenti i tram non passerebbero o non sarebbero a norma disabili.
Posto che a Milano i disabili non possono circolare da soli, vergogna europea, a causa dei mille marciapiedi privi di scivoli e impossibilità di salire sui mezzi, si fa presente che i tram passavano alla stessa quota di oggi anche quando i navigli erano aperti. 
Basterebbe progettare le pendenze in modo da essere percorribili da tram e disabili ma mantenere l'idea che i ponti devono avere una forma ad arco dell'intradosso.
La scelta estetica di fare i ponti in piano è solo per rimarcare da parte dei progettisti stilisticamente la differenza con il naviglio storico, in pratica per fare terra bruciata delle critiche estetiche che sarbbero sorte ed avere mano libera.
Ma i navigli avrebbero senso, se ne avessero, solo se fossero riaperti come erano e dove erano con tutti i pregi e difetti che ciò comporta, in un centro città esclusivamente residenziale che non necessita di grande afflusso di auto.
Ma necessita di un servizio di TPL che invece viene fortemente peggiorato.
L'idea che la gente debba trasbordare dalla linea di superficie ad una sotterranea per due o tre fermate è semplicemente pazzesca.
Insomma anche nella prevista riapertura vince l'idea degli architetti di regime che si debba fare senza legami con il passato creando una gran confusione tra nuovo e antico e che ognuno fa come cavolo gli pare.
Hanno già distrutto lo skyline, i tetti e i sopralzi, l'armonia stilistica, la coerenza al contesto, ridotto la darsena simile al parcheggio della esselunga, stanno distruggendo a poco a poco le case storiche e l'unitarietà stilistica dei quartieri, le chiamano riqualificazioni, io leggo scempio e insulto.
Perciò nessun naviglio nuovo deve essere fatto da persone ignoranti e prive di sensibilità estetica e rispetto per la storia.