Rispondi a:

Inviato da avatar Giuseppe Maria Greco il 28-09-2018 alle 14:59

Credo che la lucida intelligenza di De Benedetti non sia priva però di un certo malumore scorato. 

Cerco di spiegarmi.

La contraddizione tra l'aspirazione di far sentire la propria personale voce e il sentirsi invece cancellato sia dalla massa crescente e confusa di esseri urlanti che dalla voce grossa dei pochi che possono accedere ai media, è un segno della differente velocità con cui la tecnologia raggiunge risultati pratici rispetto a quella con la quale gli umani vi si adattano.

Anche l'idea che la terra non è piatta ha richiesto secoli, eppure tuttora è presente nella testa di chi si trincera nell'identità locale.

Sappiamo però che non c'è speranza di futuro se non nel raggiungimento della coerenza tra coscienza di sè e mezzi di conoscenza disponibili. E sappiamo anche che la storia umana trascorsa può essere interpretata come un continuo percorso che, dalla verticalità, obbligata dalla necessità di guerreggiare per sopravvivere, porta sempre più verso una maggiore orizzontalità, dal regno e l'impero alla democrazia in continua evoluzione.

Perchè le parole pronunciate sul web abbiano senso e vita occorre che la democrazia, e quindi la cultura collettiva di sempre più vaste aree del mondo, trovino strutture organizzative (politiche, economiche, imprenditoriali ecc.) coerenti con l'idea di sè che pervade sempre più la collettività umana. 

Che differenza di fondo c'è tra le primavere arabe e gli esperimenti di democrazia partecipativa sempre più diffusi nell'occidente e nel mondo? Questa idea di sé non è forse la linfa che accomuna gli umani ovunque risiedano? La sfiducia nei confronti del mandato politico non è forse praticamente mondiale?

Non so quanto tempo occorra perchè il maturato senso di responsabilità collettivo si sposi, in quanto tutti cittadini uguali sotto una stessa Costituzione, con quello di chi amministra o legifera o cura o giudica ecc., , ma non mi sembra esista altra strada da percorrere, se l'evoluzione umana spinge in questa direzione.

Il tono di questo scritto non può non essere alto perchè, come giustamente riconosce De Benedetti, siamo ancora nel pieno della confusione, e luci positive se ne vedono poche. Ma il piccolo punto costituito da RCM può unirsi ad altri punti solo se continua ad esistere, e la cultura collettiva non può formarsi se non continuando a sollecitarla. 

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta