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Dopo mesi di assenza trovo un attimo di tempo per rientrare su partecipaMi e cosi' aggiungo qualche nota sulla questione "Navigli".
Ho assistito al (sovraffollato) incontro presso l'Urban Centre del 24/9 e se devo fare una critica al dibattito pubblico e' che si e' svolto nei mesi estivi e pertanto non ho potuto partecipare. Mi pare tuttavia dal materiale consultabile in rete che siano stati sottoposti documenti costruttivi (evitando per fortuna i "leoni da tastiera") e che essi vengano presi in considerazione in modo costruttivo (o "alla milanese") evitando di "buttarla in politica" (o "in caciara").
Personalmente sono sempre stato a favore di una riapertura "moderata" dei Navigli almeno fino dalla prima presentazione dell'originale progetto Boatti a cui ho assistito prima di Expo al CFUP di viale Monza. In realta' in linea di principio mi piacerebbe anche una riapertura totale, ma mi pare di difficile realizzabilita' e quello che mi piaceva del Boatti originale era la rinuncia a una riapertura irrealistica a favore di una soluzione "filologicamente corretta" con un minimo tracciato d'acqua che ricordasse tutto il percorso.
Per questo sono un po' stupito che ora, pur volendo riaprire per ora 5 tratti, si parli di navigazione (se si puo' ben venga, ma non e' un "must"), oppure che tra i 5 tratti prioritari si includa quello "meno storico" di Melchiorre Gioia e in maniera piu' massiccia di quanto fosse nel Boatti originale (mi pare prevedesse solo un filo d'acqua accanto alla ciclabile). Dovendo dare delle priorita', lo metterei ultimo e metterei tra i primi la conca dell'Incoronata e quella di Viarenna (e mi raccomando la lapide sulla "cataractam in clivo extructam"), poi Francesco Sforza e Molino delle Armi (e mi domando come potendo sfruttare i lavori di M4 non si consideri anche De Amicis e soprattutto Santa Sofia dove lo spazio e' ampio ... chissa' perche' la ho sempre pensata simile al Singel di Amsterdam col mercato dei fiori)
Spero (da pedone e utente del TPL) che il progetto non venga ostacolato dalle difficolta' degli automobilisti (la pedonalizzazione e' sempre una occasione, e la 94 andrebbe comunque riaggiustata con M4), e a evitare per quanto possibile ciclopedonali promiscue (lungo la Martesana dove adesso si passeggia tuttavia funziona) e tenere fisicamente segregati percorsi ciclabili e pedonali.
Ho apprezzato l'aspetto a me precedentemente ignoto dei vantaggi della separazione idrica tra Martesana e Seveso.
Spero che il progetto prosegua in modo costruttivo ed esprimo tutto il mio supporto a qualsiasi forma di riapertura. Piuttosto che niente meglio piuttosto !
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