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Se si continua a sbandierare in campagna elettorale il tema dell'importanza della partecipazione e poi sistematicamente non la si applica è inutile perdere del tempo.
Perchè ci si limita a riunioni di facciata, perchè non si discute se, nella nostra città, devastata nel degrado delle periferie, non sia OGGI (l'effervescenza EXPO è ormai sgasata), più costruttivo indirizzare queste consistenti risorse economiche per opere di interesse collettivo e non di "facciata" per pochi intimi?
Come si può credere che con la riapertura dei navigli ci sarà una riduzione del traffico e dell'inquinamento? Chi lo dice, quali dati certi vengono presi in esame? Immagini e previsioni idilliache che poco hanno a che fare con la realtà dei nostri quartieri, ben diversi dai salotti di architetti ed urbanisti illuminati, con tutto il rispetto.
Se si è convinti di avere consenso come mai non si accetta la verifica con lo strumento statutario che responsabilizza il cittadino e legittimirebbe l'amministrazione? (referendum)
Il "Debat Public" in Francia è deliberativo, a Milano no.
In ogni caso, per fortuna, abbiamo tra gli strumenti di partecipazione anche il reerendum "abrogativo", seppur limitato in alcuni casi, speriamo di non utilizzarlo mai e di costruire un dibattito serio, pragmatico e costruttivo.
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