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Inviato da avatar Donatella Cerioli il 28-09-2011 alle 21:49

Lei mi chiede a quale degrado io alluda riferendomi a Via Pollaiolo ed all’isola in generale, ma non ha occhi per vedere? È mai transitata ogni mattina in tali vie per verificare di persona a quale livello di sporcizia, corredato da relativi miasmi che risalgono sin nei nostri appartamenti, sia arrivato questo quartiere?

Ah, dimenticavo! Lei vive il quartiere di “notte”. Osservi attentamente le foto allegate, di indiscussa oggettività, e ne tragga le dovute conclusioni!

Strano concetto il suo di “divertimento”: schiamazzare durante tutta la notte, insozzando e, a volte, compiendo atti di vandalismo ai danni dei palazzi che si trovano in tali vie, in assoluto e totale disprezzo sia delle altrui proprietà, che della “cosa pubblica” (forse è un concetto superato)…….e, tutto ciò, viene da lei considerato un diritto!

Mi rivolgo ad una ultratrentenne che ancora non sa che esistono dei sacrosanti diritti dei cittadini, soprattutto di coloro i quali hanno la “superata abitudine” di recarsi al lavoro, a riposare durante le ore notturne. Vede, qui non si tratta più di sabato o di domenica, ma di ogni notte che il buon Dio manda in terra! Altro che “i miseri lavori” da lei citati: mi spiega come fa questa “popolazione notturna” a compiere il proprio dovere professionale durante il giorno se trascorre ogni notte desta? Ora, il problema riguarderebbe solo gli interessati se questo stile di vita non costringesse anche noi “comuni mortali” a stare forzatamente svegli, nonostante la sua originale ed ingegnosa trovata dei doppi vetri (ma senti un po’, non ci avevamo pensato, siamo alla farsa!). Le auguro che ogni notte i suoi sodali di vita notturna vengano sotto casa sua e le impediscano di esercitare le naturali funzioni biologiche alle quali, presumo, anche lei vada soggetta, o è un’aliena? Per favore non utilizzi a sproposito la parola “vergogna” riferita a chi è costretto da anni a vivere in condomini o case di pregio completamente imbrattate e ricoperte da stupide e vuote ingiurie oppure da insignificanti pseudo-graffiti disegnati tra l’assunzione di birre e di canne ed in preda a poco nobili ubriacature da parte di alcuni soggetti del popolo della notte dell’isola. Personalmente, ho sempre amato trascorrere serate in allegra compagnia, divertendomi, ma nel far ciò ci siamo sempre posti il problema di non arrecare disturbo al prossimo, desideroso di riposare in quel momento: tutto ciò mi è stato insegnato e tutto ciò continuerò a fare!

Per quanto riguarda il problema dello spostamento del mercato, avvenuto contro la volontà di numerosi residenti, prima di pontificare in maniera retorica, semplificando oltremodo il problema, si informi su cosa significhi avere sotto casa una simile realtà, soprattutto considerando il fatto che nessuno di noi ha acquistato il proprio immobile con un mercato già esistente e tenendo conto anche dei numerosi problemi di viabilità che esso comporta, a differenza di quanto avveniva in Via Volturno, sua sede naturale e dove certamente il mercato ritornerà, anche per la forte volontà degli stessi ambulanti che non hanno mai realmente accettato tale nuova provvisoria ed irrazionale sistemazione!

Concludo sostenendo appunto che si tratta di una questione di rispetto come lei scrive, naturalmente esercitato da parte dei frequentatori di tali locali, che a mio sommesso parere, andrebbero sottoposti ad un efficace “programma di rieducazione”, ma questa è un’altra storia!

Donatella

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