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Sono in pieno svolgimento le consultazioni e le valutazioni delle proposte di riqualificazione degli scali ferroviari.

Rilancio il tema dell'espansione e non della riduzione delle linee ferroviarie, riproponendo il tema dell'ecosostenibilità e della capacità di spostare le persone in modo veloce e sicuro, da una zona all'altra della città, attraverso progetti anche ambiziosi e di grande impatto, degni di Milano.

Propongo un articolo ( in allegato ), che presenta un'intelligente scelta fatta in Spagna, nella città di Barcellona, dove sono presenti diverse linee ferroviarie passanti in città, considerate strategiche ma anche poco amate dai cittadini, sia per il degrado in cui riversavano, sia per l'aspetto " divisorio " che inevitabilmente hanno le strade ferrate.

Due architetti, Sergi Godia e Anna Maria Molino, hanno progettato e realizzato un'opera d'arte, fondendo l'utilità metropolitana con la riqualificazione urbanistica, facendo delle opere di mitigazione architettonica, volte a creare un'opera incredibilmente spettacolare, assumendo come concetto, la natura, la vivibilità, la tecnologia.

Come potrete vedere nell'allegato, sono nati in città dei giardini sopraelevati, che seguono il percorso della ferrovia, di fatto nascondendola, con un percorso pedonale spettacolare che si affaccia sulla città, dando prospettive nuove a portando la bellezza architettonica in  zone della città fino ad allora degradate.

Certamente una visione " sovversiva " del concetto di riqualificazione, la dove si è già deciso per la cementificazione, declinata al bisogno di dare una casa a costi contenuti, quando le % di case vuote, abitabili, anche in zone centrali di Milano, è altissima.

Beh; non è facile accettare sul campanello di una casa in via Santa Tecla, un cognome che non sia Mantegazza. 

Gianluca Gennai