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Buonasera a Tutti.

L'occupazione occasionale della pista ciclabile in Via Cusago (all'altezza della centrale dell'acqua) continua a corrente alternata!

Le roulotte dei nomadi, erano presenti a decine a Ferragosto; il 17; il 22 e 23 (oggi), con abbondanti rifiuti abbandonati nei verdi prati alberati.

Sto ripensando ad un'articolo pubblicato sul Corriere Della Sera l'11 Agosto: Il Cambio di strategia sui Rom "Sgomberi veloci e continui". L'Assessore alla Sicurezza Carmela Rozza, e il Comandante della Polizia Locale, affermano che per prevenire furti, e rapine, servono controlli ripetuti contro le occupazioni, con allontanamento delle carovane/roulotte. In alcuni casi si è provveduto alla messa in sicurezza dell'area (Via Strozzi). Aggiunge l'Assessore Carmela Rozza: Sia chiaro che Milano non è un luogo dove chiunque si può accampare dove vuole e al di fuori delle regole. Rapidità e ripetitività degli interventi sono fondamentali per scoraggiare gli insediamenti abusivi.

Siccome i controlli vanno bene (ma costano), visto che in Via Cusago il problema si trascina purtroppo da anni senza soluzione, non sarebbe il caso di sgomberare le roulotte, e far intervenire immediatamente il N.U.I.R, per inpedire fisicamente l'accesso all'area? Si potrebbero installare dei portali bassi, su Via Sandro Pertini (e in Via Assiano), per impedire l'accesso alla vecchia Via Cusago. Oppure proteggere fisicamente la pista ciclabile con una protezione tipo guard-rail; new-jersey; o recinzione integrale della stessa. E' probabile che alla fine ci sia anche un bel risparmio economico, almeno in questo caso specifico.

Insomma il Comune di Milano è in grado di restituire definitivamente ai ciclisti e ai pedoni, questa pista ciclabile, ripristinando la Legalità in questa zona della città, o dobbiamo limitarci a leggere l'articolo sul Corriere Della Sera?

E' gradito un'intervento urgente finale e definitivo del Comune di Milano, su questa questione, della pista ciclabile di Via Cusago! 

Milano 23 Agosto 2016

                                                                                         Cordiali Saluti

                                                                                        "Stefano Vigo"