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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 24-10-2010 alle 11:33

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/10/24/news/onida_primarie_falsate_dal_pd_non_avrebbe_dovuto_schierarsi-8373855/

POLITICA

Onida: "Primarie falsate dal Pd non avrebbe dovuto schierarsi"

Il costituzionalista contesta anche la mancata concessione dei nomi di chi votò nel 2009
Il giurista: "Non hanno consultato la base". La replica: "Dovevamo dare un'indicazione"
di STEFANO ROSSI

«La partita delle primarie è falsata». Valerio Onida esordisce così nel giorno della presentazione del suo programma al teatro Puccini. Il costituzionalista accusa il Pd, che sostiene Stefano Boeri, e Sel e la Federazione della sinistra, che appoggiano Giuliano Pisapia. Ma sono soprattutto i democratici, secondo lui, a giocare scorretto: «Il maggior partito della coalizione ha scelto il candidato prima ancora delle primarie, senza consultare la base come prevede il suo statuto, e già questa è un’anomalia. Il senso delle primarie è il confronto libero tra candidati che rimettono agli elettori la scelta, eppure il Pd usa tutta la sua forza organizzativa solo per Boeri. Le primarie sono snaturate, diventano una competizione tra i partiti. A questo punto cosa ci sta a fare un candidato senza partito come me?».

Constatazione amara, che però non lo spinge a ritirarsi: «Ho posto un problema e fatto la mia diagnosi», risponde Onida a chi gli domanda se pensa di rinunciare. Ma la lingua batte dove il dente duole. Alla richiesta di mettere a disposizione gli elenchi dei partecipanti alle primarie precedenti, un indirizzario preziosissimo per la campagna elettorale, «il Pd ha sempre opposto un rifiuto, essendo impegnato al servizio non delle primarie ma di uno dei partecipanti. Questo altera la natura della consultazione, che finisce per essere una ratifica di una decisione già presa».

Pisapia "Aiuti alle famiglie non tradizionali"
Boeri: "Darsena, Caporetto della Moratti"

L’amarezza di Onida è figlia dell’ennesima riunione del comitato per le primarie. Detto che gli elenchi di coalizione dei votanti per le primarie per il sindaco del 2006, che sono di tutto il centrosinistra, non sono disponibili, restano quelli del 2009 per le segreterie nazionale e regionale del Pd. E questi sono, appunto, del Pd, che li usa per fare comunicazione pro Boeri con i 65mila destinatari.

I rappresentanti di Onida (Vittorio Angiolini) e Pisapia (Franco D’Alfonso) hanno chiesto la lista appellandosi al fair play politico ma il Pd ha risposto picche. Ci si è accordati solo sull’invio di una email di informazione istituzionale sulle primarie ai 1014mila che hanno lasciato un indirizzo elettronico. E il Pd ha fatto parecchia resistenza prima di accettare che venissero citati i quattro competitori (il quarto è Michele Sacerdoti). «La par condicio non è stata rispettata», dice D’Alfonso. E Vittorio Angiolini: «Gli elettori vengono informati a senso unico, è falsata la loro possibilità di formarsi un libero convincimento».

Pisapia prende un po’ le distanze: «Sottolineo la sobrietà con cui hanno operato i partiti che mi appoggiano. Probabilmente dal Pd, stando a quanto dice Onida, c’è stata un’ingerenza pesante. Con lui e Boeri avevamo convenuto di dare a tutti il materiale delle passate primarie e un partito non ha accettato. Ma in polemiche interne al Pd non voglio entrare». Stefano Boeri osserva che «siamo tutti autocandidati e provenienti dalla società civile e anche Onida avrebbe potuto essere o sarà sostenuto da un partito. È normale, in un sistema elettorale di coalizione, che i partiti scelgano. Io elenchi non ne ho, uso una lista di 700 nomi raccolti faticosamente. Se poi i partiti hanno liste dei loro elettori e li gestiscono in modo autonomo, è normale anche questo. Le primarie vanno valorizzate, non delegittimate, non facciamo regali alla destra».

Dal Pd si leva un coro di critiche a Onida. Francesco Laforgia, segretario milanese: «Un grande partito non può esimersi dal dare un’indicazione. Sostenere il nostro candidato dal punto di vista politico e organizzativo non è falsare le primarie». E infine Pierfrancesco Majorino, capogruppo in Comune: «Gli attacchi a Boeri e al Pd non fanno bene al centrosinistra. Sono amareggiato».

(24 ottobre 2010)


Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/10/24/news/le_dimissioni_responsabil_organizzativo_dopo_le_polemiche_scoppiate_sulle_primarie-8394514/

POLITICA

Primarie, si accende la polemica
lascia il responsabile organizzativo

Costanzo Ariazzi annuncia l'addio con una lettera: "Siamo delegittimati, impossibile continuare"
Nel comunicato un appello a ritrovare la strada comune ricordando l'obiettivo di battere la destra

"Sono stupefatto e rammaricato nel leggere le affermazioni sulle primarie che compaiono sui giornali. Gli articoli delegittimano profondamente il lavoro del Comitato Organizzativo di cui sono presidente e questo rende il mio lavoro impossibile. Obiettivo del Comitato è dare vita a un'ampia partecipazione popolare e lavorare per tutti i candidati, per questo tutti i partiti della coalizione e i candidati che vi prendono parte hanno condiviso e sottoscritto delle regole. Il nostro lavoro è stato fin qui equilibrato e rispettoso di tutti, ogni decisione è stata presa con ampio consenso e con uno spirito fortemente lontano dalla definizione di primarie falsate".

E' quanto si legge in una lettera con cui Costanzo Ariazzi annuncia le sue dimissioni da presidente del Comitato organizzativo delle Primarie del centrosinistra dopo le polemiche seguite alle dichiarazioni di Valerio Onida che sosteneva che l'appoggio dei democratici alla candidatura di Stefano Boeri snaturava l'intera operazione delle primarie.

"Sono convinto che  questo tipo di dibattito non faccia bene al buon esito delle primarie del 14 novembre che deve essere per prima cosa la partecipazione per battere il centrodestra alle Comunali del 2011 - si legge ancora -. Per tutte  queste ragioni, e con l'obiettivo che il lavoro di organizzazione delle primarie possa tornare sereno anche  sui media,  io metto fin da ora a vostra disposizione il mio incarico".

Di fronte alle dimissioni di Ariazzi, prende posizione anche il segretario del Pd metropolitano, Roberto Cornelli: "Rivolgo un invito a tutti i candidati e alle forze politiche: è sui progetti di cambiamento per Milano che occorre costruire il consenso anche in queste settimane, evitando di pensare che gli attacchi interni allarghino la partecipazione. Picconare le primarie è un errore anche per questo".

(24 ottobre 2010)

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