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Da milano.repubblica.it:
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IL FUTURO DI MILANO
Il Comune riapre i cantieri
via a venti progetti arenati
Si parte con l'ex Enel di Porta Volta: case, verde e il quartier generale dei designer
L'assessore De Cesaris: "Con il vecchio Pgt non avremmo potuto intervenire così"
di ALESSIA GALLIONE
Il primo a sbarcare in aula, a metà settembre, sarà il piano destinato a trasformare i 32mila metri quadrati dell’ex Enel di Porta Volta: aree nel cuore della zona Sarpi, che diventeranno case, spazi e piazze pubbliche, ma anche destinate ai designer con la nuova sede dell’Associazione per il disegno industriale. È solo uno dei progetti che giacevano nei cassetti dell’amministrazione e che, adesso, verranno sbloccati. In tutto sono una ventina, tra piani integrati di intervento, varianti e accordi di programma, gli interventi di edilizia privata che entro la fine dell’anno arriveranno in consiglio comunale e in giunta. «Cominciamo a riavviare interventi che erano fermi da tempo spiega l’assessore all’Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris perché la precedente amministrazione aveva deciso di fermare tutto in attesa dell’approvazione del Pgt».
Eccolo, l’inizio di un autunno che si preannuncia caldo per l’urbanistica. In attesa che inizi la riscrittura del nuovo libro mastro targato Pisapia anche attraverso le osservazioni dei cittadini. Si partirà con la delibera di revoca del Pgt che arriverà in Consiglio a ottobre. «Stiamo predisponendo le linee strategiche che ci guideranno nella valutazione delle osservazioni spiega De Cesaris e abbiamo iniziato già la rilettura». Ma, è il messaggio, non c’è solo il Pgt. E in Comune è già stata tracciata una road map che, in base alle priorità, dovrà far ripartire molti progetti rimasti in stand by. «Tutti dice ancora l’assessore consentono all’amministrazione di decidere su bonifiche, quote di verde e housing sociale: non sarebbe stato possibile con il vecchio Pgt perché tutto sarebbe stato affidato alla volontà dei privati».
Dalla periferia al centro, ci sono piani che si trascinavano da anni. E che ora saranno ripresi in mano: dagli interventi edilizi in via Beolchi (Trenno) e in via Apelle (zona viale Monza), fino ai “vuoti” urbani della zona di via Palla Lupetta, in pieno centro storico, dove i ruderi della guerra saranno sostituiti da appartamenti e spazi pubblici. In Consiglio verrà portato un accordo di programma per costruire alloggi di edilizia convenzionata, per le forze dell’ordine, e una scuola, in via Mecenate. Anche il masterplan a Ponte Lambro prevede appartamenti a basso costo, così come il piano integrato di via Idro (passerà prima dalla giunta), con housing sociale, servizi e orti. Attende il voto degli assessori anche il disegno un mix di abitazioni di via Merezzate, su un’area oggi sotto sequestro perché adiacente a Santa Giulia. Dell’elenco fa parte il progetto-cascine che il Comune porterà avanti per recuperare - dalla Molino San Gregorio fino alla San Bernardo, Carliona e Sella Nuova - i vecchi edifici.
Ma nel calderone dell’urbanistica ci sono anche cantieri più vasti da completare o accompagnare al via. Si inizia con Cascina Merlata, ormai alla vigilia dei lavori: entro settembre sarà firmata la convenzione finale, poi inizieranno le bonifiche. Le bonifiche saranno centrali per un altro “sogno” cullato da Milano fin dal 1997: «Vogliamo riprendere l’accordo di programma nell’area dei gasometri della Bovisa dice l’assessore De Cesaris per andare dal ministero dell’Ambiente a chiedere la possibilità di tenere le fila delle bonifiche a livello locale in modo da accelerare la nascita del polo scientifico». Sul tavolo della giunta un altro progetto noto: entro l’anno bisognerà chiudere la variante di Garibaldi-Repubblica per trovare una nuova destinazione urbanistica ai 12mila metri quadrati rimasti “orfani” della Città della Moda.
(05 settembre 2011)
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