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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 22-02-2016 alle 12:26

Le cose vanno sempre viste con l'assurda logica italiana: l'obiettivo nobile non è il risparmio in soldi (per far quello potremmo bruciare qualche schifezza tipo le ecoballe di Napoli, come fa lo stato) ma piuttosto ridurre l'inquinamento.

Ridurre l'inquinamento attraverso una migliore coibentazione della casa (tipo vetri doppi e infissi nuovi e cassonetti tapparelle isolati)?

No: l'italiano medio non ci sente da quell'orecchio e se non è obbligato non spende (anche perché non naviga nell'oro).

Pannelli solari termici per aiutare gli impianti nelle mezze stagioni?

Centraline di controllo in grado di variare in tempo reale gli orari di accensione?

Altre nuove tecnologie tipo la geotermia?

Ma che stiamo scherzando?

No, no... serve qualcosa che di per se non porta alcun risparmio di combustibile che sennò chi lo vende poi protesta con il politico di turno...

Le valvole termostatiche sono una buona soluzione all'italiana.

Un gingillo in più da installare, riparare, controllare, per la felicità di chi li vende e chi li installa.

E ogni nuova spesa fa bene alle casse dell'erario, visto che sono acquisti condominiali e quindi non esiste il "nero".

Ecco che  un apparecchio che ha meno tecnologia di una sveglia cinese da 10€ arriva a costare 100€ (tasse, iva, ecc., compresi).

Considerato che lo devono installare milioni di persone è un bel guadagno anche per lo stato.

Poi del fatto che con quei soldi si poteva fare altro, molto più utile per non inquinare, non frega a nessuno.

Faccio il solito esempio: ospedale pubblico, in vecchio edificio, riscaldamento a palla e finestre aperte. Immaginiamo che l'obbligo delle valvole termostatiche sia esteso anche qui...

Lavori (fatti male e strapagati), scandali, corruzione, deroghe, malfunzionamenti, e dopo quattro o cinque anni entra in funzione per qualche mese.

Il manager di turno guarda i conti: da quando il sistema è in funzione non c'è alcun risparmio (nessuno si preoccupa di regolare le valvole su valori adeguati tutti i giorni) anzi c'è da pagare un sacco per manutenzione e contabilizzazione.

Bene, si tagliano i costi e si disattiva il sistema (tanto chi doveva mangiare ha mangiato).

Ecco svelato che il sistema non porta alcun risparmio.

Fare uno sconto sull'IVA del combustibile a un condominio che fa davvero qualcosa per inquinare meno?

No, no... stiamo scherzando?

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