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Da milano.repubblica.it:
http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/10/21/news/milano_al_via_l_operazione_primarie_tetto_alle_spese_e_sentinelle_alle_urne-8316182/
POLITICA
Milano, al via l'operazione primarie
tetto alle spese e sentinelle alle urne
Partiti e comitati si mobilitano per il voto del 14 novembre che designerà lo sfidante della Moratti
Si inizierà a votare alle 8, ma anziché andare avanti fino alle 22 si potrà votare soltanto fino alle 20
di ALESSIA GALLIONE
«La tua Milano la decidi tu!». I primi manifesti compariranno in questi giorni: nelle metropolitane, sui muri della città. Uno slogan creato ad hoc per lanciare ufficialmente la campagna di comunicazione e informazione per le primarie del 14 novembre. Le primarie “dei record”, che puntano a coinvolgere centomila persone (nel 2006, quando fu incoronato Bruno Ferrante, furono 82mila i partecipanti). È anche per questo che la macchina organizzativa è partita. Con un obiettivo: aumentare il numero delle sedi elettorali, che supereranno i 130 indirizzi sparsi per la città, dalle sedi dei partiti alle associazioni, fino ai gazebo. Ed è proprio per evitare disagi a chi, magari, si troverà a fare la coda in strada in una giornata che potrebbe essere fredda, che il comitato promotore ha deciso di anticipare la chiusura dei seggi.
Si inizierà a votare alle 8, ma anziché andare avanti fino alle 22 si chiuderà alle 20. Dodici ore per scegliere lo sfidante di Letizia Moratti. E la caccia è aperta anche per i volontari: per far girare la macchina serviranno oltre mille persone tra scrutatori e presidenti, ma anche i rappresentanti dei candidati che presidieranno ogni seggio. La sfida è aperta. La campagna elettorale è entrata nel vivo e le agende di Stefano Boeri, Giuliano Pisapia, Valerio Onida e Michele Sacerdoti sono sempre più piene: appuntamenti, iniziative, volantinaggi, incontri e sponsor eccellenti chiamati a sostenere e lanciare i candidati. Una campagna che, per la prima volta, avrà un tetto di spesa. È la novità contenuta nel “codice di comportamento” che è appena stato approvato e che i quattro sfidanti hanno sottoscritto.
Tra dichiarazioni di lealtà e l’impegno a «favorire la più ampia partecipazione» e a sostenere per la corsa a Palazzo Marino il vincitore, il documento fissa anche «i limiti» per i costi. Le spese di ciascun candidato non possono superare i 100mila euro. A questi, però, ne se aggiungono altri 100mila di contributi e servizi che potranno mettere a disposizione i partiti e le associazioni che li sostengono. Qualche previsione è stata fatta anche per il costo dell’intera macchina organizzativa, che non dovrebbe superare la cifra del 2006: in tutto 180mila euro.
Non è facile gestirle, queste primarie da 100mila elettori. Che, casualmente, coincidono anche con una data sportiva importante per la città, quella del derby tra Inter e Milan. A votare — il contributo questa volta è di 2 euro e non di 1 — potranno essere anche i ragazzi che compiranno 16 anni entro il 23 maggio del 2011 e i cittadini immigrati regolarmente residenti a Milano e con permesso di soggiorno. Costanzo Ariazzi, il presidente del comitato organizzatore, è sicuro: «Ci stiamo attrezzando per accogliere al meglio tutti». Perché se nel 2006 i seggi erano stati 124, questa volta si punta ad arrivare almeno a 134. Una richiesta è stata fatta anche al Comune per avere a disposizione le sedi dei consigli di zona. E Ariazzi si augura «che questa volta ci vengano concesse». Inevitabile, nonostante la ricerca di ogni spazio al chiuso disponibile, prevedere anche qualche gazebo.
Per informare il maggior numero di persone possibile, oltre ai poster che compariranno in giro per la città, saranno stampati presto 50mila grandi volantini con i profili dei candidati e l’elenco delle sedi di voto diviso per zona. Una ricerca, quella del seggio, che si potrà fare anche sul sito delle primarie con uno speciale motore di ricerca. Per evitare le code, verranno distribuiti anche coupon che chi andrà a votare potrà già consegnare compilati con i propri dati ai seggi.
Primarie sentite, questa volta. Con una sfida aperta e, soprattutto, vera. Tanto che ogni candidato, quella domenica, metterà in campo squadre di volontari che gireranno per i seggi. A parte Michele Sacerdoti che, dice, farò una campagna faidate, ognuno è disposto a schierare i suoi uomini. Almeno due per ogni sede di voto i sostenitori di Boeri, che conta in ogni caso di mobilitare fino a 400 persone impegnate anche nelle operazioni di scrutinio; 350 — dicono dal comitato di Pisapia — i volontari dell’avvocato, anche in questo caso tra scrutatori e rappresentanti. Dallo staff di Onida si punta a coinvolgere circa 250 persone «che saranno presenti nei seggi più per partecipare alla grande festa delle primarie che per controllare le operazioni», dicono.
(21 ottobre 2010)
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