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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 17-08-2011 alle 11:45

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_agosto_17/senesi-milano-maglia-nera-1901308476976.shtml

Pisapia: «Questa manovra è uno tsunami ma non ci saranno tagli nei servizi e nel welfare»

«Milano maglia nera». Nuovi sacrifici?

L'assessore Tabacci: ma quale Comune virtuoso, siamo nella terza fascia regionale

Milano virtuosa? Una leggenda metropolitana. Di più: una pericolosa bufala. In Lombardia, secondo l’assessore al Bilancio del Comune Bruno Tabacci, il capoluogo è addirittura una «maglia nera». «In regione —spiega— stanno stilando il ranking delle amministrazioni virtuose. Ebbene noi siamo in terza fascia, quasi in quarta». Dopo il millesimo posto, sui 1.500 e rotti comuni lombardi. Un mezzo disastro, insomma. Dettato da parametri «oggettivi»: il rispetto del patto di stabilità, l’incidenza della spesa per il personale, l’autonomia finanziaria. «Questa è la situazione che abbiamo ereditato, nonostante i proclami di Letizia Moratti», dice Tabacci. Un quadro a tinte fosche. Che si sovrappone a quello altrettanto scuro in arrivo da Roma. L’analisi di Tabacci lascia poche speranze. Bisognerà prepararsi a una stagione di sacrifici. L’assessore ne ha parlato ieri col sindaco. «Il governo ha creato uno tsunami», ha detto Pisapia durante il tradizionale giro di Ferragosto per la città. «Uno tsunami che metterà in pericolo i servizi sociali», aggiunge ora l’assessore.

Il menu delle possibili soluzioni è lungo e articolato. «Ragioneremo su privatizzazioni, cessioni di quote azionarie e dismissioni di immobili». La vendita del 18% di Serravalle e la quotazione in borsa di Sea, in prima battuta. Con l’idea di valorizzare le proprietà azionarie lavorando di concerto con la Provincia, secondo azionista pubblico delle due società. Ma non solo. Perché centrale, nella partita del risparmio, è il capitolo mattone. «Il Comune è proprietario di una villa a Recco— racconta Pisapia— donata da un'antica famiglia milanese. Ogni giorno scopriamo cose nuove, alcune che non conoscevamo e alcune che erano state nascoste ».

Ville al mare a parte, la giunta accelererà sui fondi immobiliari varati dalla Moratti e bloccati dai ricorsi dei sindacati. L’ultimo capitol o s i chiama spending review. E sta a significare un’ulteriore sforbiciata ai capitoli di spesa. Spiega l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino: «Il Comune deve rafforzare il suo ruolo di indirizzo e abbandonare invece il marketing e la propaganda». Un esempio? Lo psicologo di quartiere. Un esperimento voluto dalla precedente giunta che sarà pensionato quanto prima. E poi c’è l’idea di una task force anti evasione e di una convention coi sindaci del nord — a Venezia — sulla manovra. Ma il punto più controverso è quello che nessuno osa confermare. L’aumento dell’addizionale Irpef. Tabacci giura che lo strumento non è allo studio, ma nella relazione consegnata al sindaco il riferimento compare. Citazione testuale: «Non viene anticipata al 2013 l’imposta municipale unica (Imu) come richiesto dall’Anci, ma viene completamente sbloccata l’addizionale Irpef. Ciò significa che Milano potrebbe portarla non solo allo 0,4, ma anche ad una aliquota più elevata». Intanto dal fronte opposto, contro la manovra del «suo» governo, insorge Roberto Formigoni. Suggerisce il governatore: «Tagliare le mani messe nelle tasche degli italiani e delle regioni aumentando dell’1 per cento l’Iva»

Andrea Senesi
17 agosto 2011 11:05

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