Rispondi a:

Inviato da avatar Gianluca Gennai il 07-03-2015 alle 17:08

Come è difficile coniugare l’arte moderna nelle varie declinazioni, compiere quell’esercizio della mente che rende visibile l’invisibile, andare oltre…
Tuttavia piace esserci, compiacersi di avere detto o avere fatto quando andava fatto in nome dell’arte, la più alta forma d’espressione senza misura, senza limiti, sublimata nelle menti dei geni e padri della disciplina tanto amata dagli dei…la bellezza che c’è nella semplicità.
Oggi Milano è violentata dai tanti e curata dai pochi, ferita in ogni dove nel nome del padre che ogni volta ha un nome diverso, che ogni volta ha un volto diverso, che ogni volta ha “una ragion d’esistere” diversa e sempre uguale:

                                                                                                                   il potere.

Questo grande artista ch’è degno del massimo rispetto, le Sue opere sono strumenti per suonare una sinfonia universale:    L’espressione.
Allora fu il potere a togliere  “il teatro continuo “  ed oggi è il potere che lo ricolloca esattamente dove venne pensato e costruito dal Maestro.
Un errore di allora a ripetere…
Non è forse un abuso “ artistico “ avere collocato il pensiero di una forma d’arte possibile solo sé espressa da qualcuno ( colui che la vive come palcoscenico ), all’interno di un’altra forma d’arte nell’architettura del Parco che vive di prospettive ( dal castello si guarda l’arco come si guarda un quadro di De Chirico ).
Quanto di più moderno immerso nel classico all’origine, pura semplicità quella di dare all’occhio la prospettiva… nulla più.
Capisco l’ira del grande Artista Albero Burri quando venne rimossa l’opera, semplicemente non andava neanche pensata Lì… qualcuno invece potette allora firmare con il nome proprio la pennellata del Maestro Burri e così oggi.
Poteva essere pensata in piazza San Pietro con lo sfondo della Basilica o… che so! … in piazza del Campo a Siena… comunque altrove.
Alberto Burri ha fatto delle bellissime scelte nella Sua parte di vita artistica dedicata alla materia, ha dato la parola e la forma ai pensieri più alti ed oggi visibili, addirittura toccabili, vivibili… Un grande artista che merita tutti gli onori e che Milano deve giustamente commemorare e onorare… peccato che altri lo fanno correttamente.
Egregio Architetto Boeri, porti a Milano le opere prime del Maestro Burri e le collochi ad Expo, faccia rivivere il talento ed il genio dell’artista nelle Sue opere migliori, Milano non crede si meriti il massimo? Non ripieghi su un’opera minore… lasci che Milano e i Milanesi ma soprattutto i tanti visitatori che arriveranno, respirino i luoghi così come sono stati pensati, nella Loro sobrietà e semplicità, quella bellezza di sempre, in più luoghi, che oggi affonda nella superbia, nell’arroganza di chi crede che basti parlare di arte per sentirsi parte di essa e che viola in continuazione la regola aurea della giusta misura: 1,618.

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta