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Chi vince e chi perde
Dal 48mo rapporto Censis: "Nel Paese non c'è più coesione sociale, il ceto medio è corroso, non siamo più indenni dal pericolo dei disordini come nelle periferie parigine".
Naturalmente le grandi città, com'è Milano, sono le più esposte a tali tipi di problematiche.
Il peggior capitalismo sembra dunque avere vinto, giocando la carta del suo "non bisogno di manodopera" (che c'ha la fila di chi aspira ed essere sfruttato in cambio anche solo del pane per mangiare) e de "il mercato e i soldi non ci sono più" (mentre stiamo letteralmente affogando in un turbinio di vendite e di denaro).
Ora non gli resta che procedere (col favore del governo) alla sepoltura della democrazia e la repressione fisica dei morti viventi cui ha ridotto ad essere una grandissima parte dei cittadini.
"Son contento di morire ma mi dispiace", cantava Petrolini: chissà come andrà a finire.
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