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Alcuni aspetti sono condivisibili, ma la casa è un diritto sancito dalla costituzione e non può essere paragoata a un parcheggio o a un viaggio in tram.
Personalmente quel che mi dà più fastidio non è l'occupazione di case destinate ad altri, neppure le inefficienze nell'assegnazione sono al primo posto della mia indignazione.
Sinceramente quello che non sopporto è il consumo di suolo pubblico (sì perché se il comune costruisce un complesso residenziale nuovo per i bisognosi sacrificando terreno fertile o un parco pubblico questo mi crea un danno concreto) nonostante nel comune vi siano risorse abitative idonee a ospitare tutta la popolazione.
Chi tiene vuoto un appartamento perché lo considera solo un investimento e non ci vuole perdere affittandolo a prezzi bassi si merita la reazione negativa della collettività a cui crea un danno. L'occupazione è una reazione sbagliata, ok, io preferirei l'esproprio o l'affitto coatto dell'immobile, ma siccome succede anche con le case del demanio il problema sta altrove: nei costruttori e in chi gli dà il permesso di costruire nuove case che non servono.
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