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quello che deve cambiare E' l'atteggiamento dei ciclisti. le istituzioni latitano, ma questo non ci dà il permesso di sentirci i padroni del mondo, di violare il codice della strada, di essere pericolosi per noi stessi e per gli altri, di avere satteggiamenti prepotenti e strafottenti.
giusto stamattina, venendo al lavoro in bici, un pazzo sconsiderato ha attraversato viale zara col rosso in sella alla sua scatto-fisso. al semaforo successivo l'ho raggiunto e gli ho fatto notare che era rosso, prima. mi ha risposto che fermarsi e ripartire con lo scatto fisso è più difficile (?) e quindi preferisce fermarsi il meno possibile.
le istituzioni che c'entrano in quesato caso? qui è l'atteggiamento del singolo che non va, caro andrea...
manca la cultura del rispetto dell'altro, in generale, e noi ciclisti, ahimè, non facciamo eccezione: maleducati come tutti.
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