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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 27-10-2014 alle 12:05

Con un colpo di bacchetta magica faccio sparire l'Italia. Ci troviamo in un altro paese, c'è una piccola stazione dei treni con un anziano custode che si occupa delle piccole manutenzioni, la mattina pulisce l'ambito e i dintorni salutando i pendolari. Allontana gli ubriachi e i vandali, chiamando la polizia (che da via Oglio interviene immediatamente). In tasca ha sempre qualche biglietto pronto da vendere a chi arriva all'ultimo momento. Dà indicazioni su orari e destinazioni e qualche volta anche su quel che c'è nei dintorni. Il suo stipendio non è alto, ma le ferrovie gli mettono a disposizione alcuni locali come appartamento (che altrimenti rimarrebbero vuoti).  La magia finisce presto però, e l'anziano custode si trasforma in un cingalese che lavora per una cooperativa sottopagato. Non parla bene l'italiano e preferisce stare in guardiola a guardarsi la TV. Ogni tanto esce a spazzare l'ingresso della stazione buttando foglie e cartacce giù per la scala. Se si avvicina qualche balordo lui sparice, non è compito suo e anche quando ha chiamato la polizia poi è sparito. Biglietti non ne può vendere che non è autorizzato e comunque tra due mesi probabilmente sarà spedito a fare qualche altro lavoro. Arriva ogni giorno da fuori città, le FS non gli hanno concesso alcun locale che comunque sono già stati occupati abusivamente. Ops! Era rimasto ancora un briciolo di magia. In realtà non c'è neppure il cingalese sottopagato: costa troppo. I soldi pubblici servono a realizzare grandi opere e non a migliorare la vita di tutti i giorni.

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