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Mi sembra opportuno pubblicare anche qui il comunicato stampa diramato ieri dal Comune di Milano:
COMUNE. BISCONTI, RISPETTO PER OSSERVAZIONI SINDACATI MA NULLA DA RIMPROVERARE AL LAVORO DELLA GIUNTA
Milano, 22 ottobre 2014 – “Ho massimo rispetto per le osservazioni e le richieste dei sindacati, con i quali in questi tre anni abbiamo sempre mantenuto un dialogo aperto e costruttivo. Un dialogo che vogliamo continuare, come ho ribadito questa mattina invitando, anche a nome del Sindaco impegnato al Politecnico, una delegazione a Palazzo Marino, che però non si è presentata. Trovo però incomprensibile la critica che viene fatta a questa Giunta di ‘scarsa considerazione’ per le lavoratrici e i lavoratori del Comune. Lo dico senza usare facili slogan, ma con i numeri”.
Lo ha dichiarato Chiara Bisconti, assessora del Comune di Milano con delega al personale.
“Questa Amministrazione – ha spiegato Bisconti -, pressoché unica in Italia, ha assunto negli ultimi tre anni ben 900 lavoratori a tempo indeterminato, sanando anche centinaia di casi di precariato storico, in sostituzione del personale uscente a fronte dei feroci tagli che come tutti gli Enti Locali abbiamo subito dal governo centrale. Lo abbiamo fatto consapevoli che investire sul personale significa garantire, tutelare e difendere non solo i lavoratori ma anche i servizi ai cittadini. I nuovi assunti infatti sono stati inseriti in particolare nei settori chiave dell’Amministrazione, a cominciare dalle oltre 400 educatrici per le scuole materne e i nidi e nuovi ingressi per i servizi sociali e per il personale della Polizia Locale”.
“Ecco perché – ha proseguito l’assessora -, a fronte di questi numeri inequivocabili, rifiuto l’accusa di scarsa considerazione e di ‘scelte gravi e avverse alla qualità del lavoro e dei servizi’. Anche q ui un esempio: l’aver raddoppiato gli sportelli a disposizione del pubblico per i servizi anagrafici di supporto ai cittadini sul pagamento dei tributi è una chiara scelta per un miglioramento dei servizi alla collettività. Perché, è evidente ed è bene ricordarlo, il personale del Comune è prima di tutto al servizio dei milanesi. Lo sono gli agenti della polizia locale, le educatrici ma anche gli addetti e le addette agli sportelli. Una strenua difesa, la nostra, del ‘servizio pubblico’, davanti ad una situazione economica generale del pubblico impiego che lavoratori, lavoratrici e sindacati conoscono bene”.
“Rivendichiamo quindi – ha sottolineato Bisconti – l’aver mantenuto pressoché costante la spesa per il personale che, lo ricordo, da sola rappresenta circa quarto di tutto il bilancio comunale”.
“Sulle rivendicazioni più prettamente salariali o relative alla mobilità – ha aggiunto l’assessora - , rimando ai tanti tavoli tecnici che abbiamo approntato ma voglio ricordare che stiamo lavorando perché il salario non venga toccato: in discussione è solo la modalità di erogazione dei premi, legandoli maggiormente ai risultati individuali. Ci troviamo ad applicare un obbligo di legge che se non rispettato comporterebbe salatissime sanzioni che ricadrebbero, queste sì, sull’effettiva qualità del lavoro e dei servizi”.
“Infine – ha concluso Bisconti - smentisco con forza la ‘scarsa attenzione’ alla qualità del lavoro citando alcune innovazioni che per primi abbiamo portato, in pieno accordo con i sindacati, come l’ampliamento della possibilità di contratti part-time , la flessibilità oraria, il telelavoro e i diversi programmi di conciliazione vita-lavoro. Rivendichiamo però la necessità per un Comune di poter migliorare la propria organizzazione interna rafforzando i settori più deboli anche attraverso la mobilità interna”.
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