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Buongiorno a tutti, è noto che l’Open Data sia uno dei pilastri dell’agenda digitale di Milano, dopo il wi-fi e insieme al rifacimento del portale istituzionale. Gli obiettivi sono quelli di favorire la democrazia partecipativa per rendere i cittadini maggiormente consapevoli della realtà in cui vivono e sostenere  lo sviluppo economico per permettere a privati ed imprese di sviluppare appositi sistemi, che rielaborando i dati in maniera opportuna, li rendano appetibili per il mercato. Esiste un interessante studio della Commissione europea che ha stimato in 40 miliardi di euro l’anno nei 27 paesi dell’Unione i vantaggi economici derivanti dalla “liberazione” massiccia di dati provenienti da enti pubblici; il rilascio dei dati rappresenta, ne siamo certi, un’opportunità importante e, come dimostrato in altre realtà europee, un concreto volano di sviluppo economico e occupazionale.

Nel video incui l’assessore spiega bene cosa siano gli open data, l’assessore fa anche un accenno al lancio del un contest, “App4Mi”, che ha prodotto grandi risultati: più di mille iscritti ai corsi gratuiti, oltre 800 le persone che hanno seguito i corsi in streaming, 3.782 i video interventi scaricati e 64 nuove App preselezionate sulle 75 che hanno partecipato al contest. Sono questi i numeri di App4Mi, il primo progetto formativo del Comune di Milano e RCS MediaGroup, con il supporto dell’incubatore Digital Magics, che ha prevedeva l’utilizzo degli Open Data dell’amministrazione per lo sviluppo di  applicazioni utili e innovative, capaci di migliorare i servizi e la vita dei cittadini. Trovate qui l’elenco delle app, premiate e non.

Roberto Michele Mazzilli, complimenti per le sue citazioni dantesche” A me viene in mente

Considerate la vostra semenza:

fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtute e canoscenza"

Ecco, sono convinto che grazie agli open data e al loro utilizzo, vedremo espandersi la conoscenza a più non posso, avremo servizi migliori e un elevato livello di qualità della vita, città abitate da i cittadini maggiormente consapevoli della realtà in cui vivono, “città intelligente”, nelle quali i suoi abitanti sfruttano in maniera consapevole tutte le risorse ambientali e tecnologiche.