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Certo bisognerebbe, bisognerebbe e ancora bisognerebbe.

Bisognerebbe che chi bivacca poi ripulisse le proprie schifezze (sono passato questa mattina nel parco della martesana e c'erano bottiglie di cocacola nei prati e non solo), bisognerebbe che la musica non rompesse le scatole a chi vuole (e ha il diritto di) usufruire del verde pubblico in santa pace, bisognerebbe che chi gioca sul verde non lo devastasse (si faccia un giro al parco della martesana e ammiri le chiazze di terra battuta lasciate da chi si diverte a giocare a pallavolo distruggendo il prato sotto i propri piedi). Quante cose BISOGNEREBBE fare ma nessuno fa, a cominciare dall'amministrazione comunale che non fa rispettare il regolamento per l'utilizzo del verde pubblico.

I rave? Ma di che rave parla, signora? Al parco Lambro non mi risulta ci siano "rave" ma semplicemente (si fa per dire) orde di immigrati che bivaccano tutti i fine settimana tra partite di calcio, musica a tutto volume, giganteschi picnic... questo è quello che succede. Se poi per buttare fumo negli occhi lei preferisce chiamarli "rave" evocando invasioni di giovani da tutta europa... faccia pure. Ma le cose non stanno così.

Infine la storia del "lo facevamo anche noi" non regge troppo... quante cose facevamo ed abbiamo smesso (o quasi) di fare perchè abbiamo acquisito un senso maggiore del rispetto altrui? Io non ho alcuna seconda casa dove rifugiarmi purtroppo, ma non mi permetterei mai di andare a bivaccare in un parco pubblico, ascoltando musica a palla e lasciando la pattumiera sparsa nel verde. E' questione di educazione e di maturità civile. Purtroppo stiamo assistendo ad una regressione con il benestare delle autorità e di tutti quelli che come lei chiudono entrambi gli occhi davanti al degrado in cui ci costringono a vivere.

Saluti.