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E' arrivata la risposta!
GENTILE Antonella, l’intenzione era diversa da ciò che poi è risultato e ce ne dispiace.
La campagna verrà comunque sospesa a scanso di equivoci.
Gianluca Buzzegoli
Servizio Consumatori
www.facebook.com/santannabiobottle
avevo scritto loro:
Spett. ditta Sant’ANNA,
sono veramente depressa del fatto che, ancora nel 2014, un pubblicitario, immagino pagato per fare il proprio mestiere, non trovi di meglio, per propagandare un succo di frutta, che utilizzare il sedere di una ragazza.
Non è per il sedere in sé, se ad essere pubblicizzata fosse una linea di mutande a pois non ci vedrei nulla di strano.
Vi prego, non mi etichettate come bacchettona. Sogno un Paese dove si possano pubblicizzare i preservativi e le loro modalità di utilizzo alla luce del sole, in modo che possa capirlo anche un/una adolescente, e non mostrando una scatola chiusa o con messaggi allusivi però riservati alle proiezioni nelle sale cinematografiche dalle 10 di sera in poi.
Tuttavia mi ostino testardamente a pensare che un sedere non sia adatto a pubblicizzare un succo di frutta, se non per esaltarne le proprietà lassative.
Sono stufa di vivere in un Paese in cui il silicone si vende mostrando donne discinte, lo yoghurt mostrando tette, le automobili corredandole di donne in abiti fascianti sdraiate sopra, nemmeno fossero polene delle navi.
So che altri vi hanno scritto, e avete dato risposte pilatesche.
Non fatelo. Immaginate di vivere in Spagna, in Francia, in Germania, in un Paese nordico qualsiasi. La vostra campagna sarebbe sanzionata, multata, non ammessa a seconda di quale Paese si tratti.
Certo, da noi siamo, come per molte altre cose che riguardano le donne, alla preistoria. Però se solo vi sforzaste un pelino, ma proprio appena appena, potreste fare di più.
Cordiali saluti,
Antonella Loconsolo
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