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Caro Giuseppe Maria,
innanzitutto grazie per questo tuo prezioso feedback.

Che partecipaMi fosse un progetto (una scommessa) civile e non solo un mero spazio di discussione pensavo fosse ormai chiaro... cos'è, come è nato e cosa vorrebbe essere partecipaMi l'avevamo riassunto su "Cos'è partecipaMi" (la seconda voce del menù del sito) e in home page c'e' scritto: "partecipaMi: cittadini e amministratori per una Milano partecipata?".

L'aver raccolto in 82 giorni in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo 3.855,58€ grazie a 91 versamenti (alcuni molto generosi), penso sia la prova lampante che in molti credono che partecipaMi non sia un mero spazio di discussione. Io mi sarei aspettato donazioni più numerose, ma meno generose dagli attuali 3.085 registrati a questa nuova piattaforma di partecipaMi adottata a giugno 2011 sugli oltre 5.700 cittadini che da Comunali Milano 2006 in poi si sono registrati complessivamente.

Il numero di partecipaMini, in una città come Milano, non sono certo grandi a sufficienza per "costringere" il Comune di Milano, nonostante la sua adesione (non onerosa) a Fondazione RCM, ad adottarlo come piattaforma ufficiale per l'interazione tra cittadini e amministrazione e questo è sicuramente un grande limite. Il Comune di Milano è approdato ufficialmente su Facebook e Twitter nell'ottobre 2012 e lì gestisce le interazioni e le segnalazioni "spicciole" con i cittadini che hanno deciso di usare quei social network.

La grande domanda è: i milanesi ritengono che partecipaMi sia utile e quindi meritevole della loro partecipazione e del loro sostegno economico per continuare a garantirsi un spazio (senza eguali a Milano) di interazione ed approfondimento libero, aperto a tutti, civico, civile e super partes per interagire tra di loro e con gli Assessori, i Consiglieri comunali e di Zona e i funzionari che ci credono?

Se i milanesi riterranno che Milano possa tranquillamente farne a meno perché tanto ci sono i social network ed altre opportunità di interazione in rete, partecipaMi smetterà di esistere perché, alla lunga, non sostenibile...

Tu cosa proponi per evitare il fallimento di questo progetto civico/civile ed aumentare la consapevolezza dei milanesi sulla posta in gioco?

Oliverio