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Inviato da avatar Carlo Gandolfo il 23-05-2014 alle 14:28

Nel luglio di 2012 era comparso sul sito del comune un progetto sperimentale di impiego delle batbox a contrasto delle zanzare:
https://www.comune.milano.it/.../mobilita+ambiente+arredo+urbano+verde/zanzare_bat_box_parchi

In questi giorni il parco Alessandrina Ravizza è oggetto di disinfestazione contro le zanzare adulte, tramite (se ho capito bene) irrorazione con pirtroidi (Cipermetrina).

Per quanto siano prodotti abbastanza innocui, si tratta sempre di insetticidi chimici: anche se hanno un impatto ambientale medio-basso nell'utilizzo, hanno un impatto ambientale alto in fase di produzione. Inoltre non fa vittime solo tra le zanzare ma colpisce tutto un'ecosistema di insetti utili, che esiste anche se a noi invisibile.

Altre scelte: tra cui le batbox o l'impiego di piante repellenti hanno impatto ambientale nullo (se non addirittura vantaggioso) sia in fase di utilizzo che in fase di "produzione".

La presenza di pipistrelli - o di altri insettivori - se fatta con criterio, non ha controindicazioni per gli ecosistemi. In questo le bat-box sono ottime.

Anche l'immissione di piante autoctone non comporta controindicazioni.
Si potrebbero ad esempio bordare le aree cani con le calendule o con cespugli di citronella. Le calendule sono molto gradite anche alla famiglia dei sirfidi, insetti impollinatori.

Scrivo del Parco Ravizza perché ci passo abitualmente e ho visto i cartelli per la disinfestazione, ma il discorso ovviamente si può applicare a tutti i parchi milanesi.

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